Le misure per il settore agricolo nel decreto Cura Italia
Indennità per i lavoratori agricoli, proroga per le domande di disoccupazione fondo da 100 milioni di euro per il sostegno alle imprese agricole. Sono le misure per tutelare e risollevare il comparto agricoltura e pesca, stretto nella forte morsa dell’emergenza coronavirus, contenute nel decreto Cura Italia.
Nonostante la chiara importanza del comparto agricolo-ittico, il decreto Cura Italia non l’ha particolarmente privilegiato, prevedendo un ristretto pacchetto di misure in merito.
L’articolo 78 del dl Cura Italia prende in considerazioni tre principali provvedimenti. Il primo è l’istituzione di un fondo da 100 milioni di euro a sostegno delle imprese agricole e per l’arresto temporaneo dell’attività di pesca.
Questo stanziamento ha l’obiettivo di garantire la copertura totale degli interessi passivi su finanziamenti bancari destinati al capitale circolante e alla ristrutturazione dei debiti, ed assicurare la copertura dei costi sostenuti per interessi maturati negli ultimi due anni su mutui contratti dalle medesime imprese.
Si parla, inoltre, dell’aumento dal 50% al 70% degli anticipi dei contributi Pac a favore degli agricoltori, misura dal valore complessivo oltre un miliardo di euro.
Spetterà anche agli operai agricoli a tempo determinato, non titolari di pensione, che nel 2019 abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo, l’indennità di 600 euro per il mese di marzo prevista dal Governo. L’indennità, che non concorrerà alla formazione del reddito e non è cumulabile con il reddito di cittadinanza, sarà erogata dall’Inps, previa domanda, nel limite di spesa complessivo di 396 milioni di euro per l’anno 2020.
Prorogato al 1° giugno 2020 il termine per la presentazione delle domande di disoccupazione agricola. Lo stabilisce l’articolo 32 del decreto Cura Italia in considerazione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. La misura vale per gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato e per le figure equiparate, ovunque residenti o domiciliati sul territorio nazionale. La norma vale solo per le domande non già presentate in competenza 2019.
Ultimo fattore considerato nel decreto è l’aumento del Fondo indigenti di 50 milioni di euro per assicurare la distribuzione delle derrate alimentari – risorse che si aggiungono ai 6 milioni già destinati nei giorni scorsi all’acquisto di latte crudo, in accordo con il Tavolo Spreco Alimentare.
Tra le altre misure aggiuntive anche a favore del comparto agroalimentare ci sono cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori agricoli e della pesca e tutele per i lavoratori stagionali senza continuità di rapporti di lavoro;rafforzamento del Fondo per la promozione dell’agroalimentare italiano all’estero; sospensione delle rate fino al 30 settembre per i mutui e gli altri finanziamenti a rimborso rateale, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie; sfruttamento di altri provvedimenti di carattere complessivo relative ai lavoratori, alla sospensione di versamenti tributari, previdenziali e assistenziali (ad esempio il bonus di 100 euro per coloro che continuano a lavorare nel mese di marzo o la possibilità di richiedere il congedo parentale).