Ambiente

La salute delle api

 

A livello europeo e mondiale sono in corso programmi di monitoraggio delle popolazioni di api e del loro stato sanitario, al fine di stabilire quali fattori possono sortire un impatto negativo su di esse. Gli scienziati europei stanno inoltre studiando le cause della riduzione delle popolazioni di api al fine di individuare soluzioni per proteggerle.

L’apicoltura è una tradizione antica. In Europa si alleva l’ape da miele (Apis mellifera) da diversi millenni per ottenerne miele e altri prodotti dell’alveare. Ma le api ricoprono un ruolo determinante anche per l’ambiente, poiché garantiscono la biodiversità, fornendo l’impollinazione essenziale a numerose colture agricole e alla flora selvatica. La maggior parte delle colture agricole nell’Unione europea dipende dall’impollinazione da parte degli insetti, per la quale le api svolgono un ruolo fondamentale. In caso di scomparsa delle api, ne risentirebbero le piante e le colture che dipendono da loro per l’impollinazione.

In qualità di consumatori, dipendiamo dalle api per gran parte degli alimenti di cui ci cibiamo. Il loro ruolo nell’impollinazione delle piante entomofile e delle colture agricole è fondamentale. Se il numero delle api diminuisse, infatti, oltre a una perdita di biodiversità, si potrebbero avere ripercussioni fortemente negative anche sulle produzioni degli alimenti che quotidianamente consumiamo.

Le api sono inoltre fondamentali per la produzione di miele e altri prodotti dell’alveare, tra cui polline e pappa realecome integratori e ingredienti alimentari, cera per la cosmesi, l’industria farmaceutica e del mobile, e propoli per la tecnologia alimentare e la medicina. L’apicoltura è un aspetto cruciale dell’agricoltura nell’Unione europea con circa 630.000 apicoltori e 16 milioni di alveari, che producono 234.000 tonnellate di miele l’anno.

Nel corso degli ultimi 10-15 anni, gli apicoltori hanno segnalato eventi di spopolamento di alveari e morie di api in varie parti dell’Europa, in particolare in Italia, Francia, Belgio, Svizzera, Germania, Regno Unito, Paesi Bassi e Spagna, nonché una riduzione della presenza di “api selvatiche”.

“Le api sono un patrimonio ecologico ed economico importante. È, quindi, cruciale continuare a monitorarle e mantenere colonie sane, non solo in Europa, ma in tutto il mondo” dichiara Agnès Rortais, esperta di api dell’EFSA.

Non è stata individuata un’unica causa per le sopra citate perdite di alveari, ma possono avervi contribuito molti fattori. Tra questi, è possibile citare gli effetti dell’agricoltura intensiva e l’uso non corretto dei pesticidi, la mancanza di adeguate risorse nutritive (nettare e polline) per le api dovuta a una eccessiva antropizzazione e ai cambiamenti climatici e ambientali, i patogeni (quali per esempio parassiti come Varroa destructor e i virus associati) e le specie esotiche invasive, come il calabrone asiatico Vespa velutina e Vespa orientalis.

Sono stati messi in campo programmi di monitoraggio a livello europeo e mondiale per osservare le popolazioni di api, stabilire quali fattori sortiscono un impatto negativo sulle colonie e trovare soluzioni per proteggere le api.

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