Zootecnia

Indici Crefis di redditività dell’allevamento dei suini

Anche in settembre la redditività degli allevatori italiani  è diminuita rispetto al mese precedente, mentre continua la ripresa di quelli nel Ciclo Chiuso.

 Nell’ultimo mese la redditività degli allevatori impegnati nel Ciclo Chiuso è ulteriormente cresciuta su base congiunturale (+8,8%) grazie al nuovo rialzo dei prezzi dei suini da macello pesanti e al rallentamento delle quotazioni di alcune delle materie prime utilizzate per l’alimentazione degli animali. L’attuale valore si conferma al di sopra di quelli dello scorso anno (+14,5%).

In settembre un ulteriore calo congiunturale ha interessato la redditività degli allevatori, scesa del -4,1% rispetto ad agosto. L’attuale livello si mantiene comunque al di sopra dei livelli fatti registrare nello stesso periodo dello scorso anno (+5,9%). La diminuzione dei prezzi dei suini di allevamento di 7 kg (-3,9%) ha portato ad un rallentamento della redditività di questa fase dell’allevamento suino.

In diminuzione (-4,7%) anche la redditività degli allevatori impegnati nella fase di svezzamento . In questo caso la flessione dei prezzi dei suini da allevamento di 40 kg è il fattore che ha portato al calo della redditività e  rappresenta l’unica fase dell’allevamento ad aver fatto segnare una variazione tendenziale negativa pari al -19,2%

 In crescita (+5,0% rispetto ad agosto) la redditività degli allevatori impegnati nel- la fase di ingrasso, grazie al già citato aumento di prezzo dei suini da macello pesanti, che ha compensato il maggior costo sostenuto per l’acquisto dei suini di 40 kg ad inizio del ciclo produttivo. Positiva la variazione tendenziale, pari al +2,1%.

In agosto (ultimo mese disponibile) la redditività degli allevatori europei è diminuita del -2,7% su base congiunturale a causa del calo dei prezzi dei suini da macello, scesi del -3,2% rispetto al mese precedente. L’attuale livello di redditività resta più alto dell’9,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

 

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