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In occasione della prima Giornata Nazionale dell’Agricoltura, le buone pratiche che caratterizzano la filiera pataticola italiana

La cucina e i prodotti “Made in Italy”, vanto del nostro Paese a livello mondiale, affondano le radici della loro eccellenza in ingredienti semplici, freschi e genuini, frutto della cura e della dedizione degli agricoltori italiani.

Lo scorso 12 luglio, l’importanza degli agricoltori “per il soddisfacimento dei bisogni primari dell’uomo e il raggiungimento del benessere economico, ambientale e sociale del Paese” è stata riconosciuta anche dal Senato: il disegno di legge approvato ha infatti sancito l’istituzione della Giornata Nazionale dell’Agricoltura nella seconda domenica di novembre.

È proprio in occasione della prima celebrazione di questa ricorrenza che Potatoes Forever! vuole sottolineare l’impegno dei pataticoltori italiani nella coltivazione di tuberi non solo buoni, ma anche sostenibili.

La campagna dell’Unione Europea Potatoes Forever!, promossa in Italia da UNAPA (Unione Nazionale tra le Associazioni dei Produttori di Patate), si propone infatti di informare il consumatore sulle buone pratiche del settore pataticolo e mettere in evidenza le azioni degli agricoltori volte a rendere ogni fase produttiva sempre più sostenibile, riducendone l’impatto ambientale.

Con l’atto del Senato n.17, gli agricoltori italiani sono stati insigniti del significativo ruolo di “custodi dell’ambiente e del territorio”. Questa “carica” li rende non solo responsabili della qualità e del gusto dei prodotti, ma anche della protezione del territorio dagli effetti dell’abbandono delle attività agricole e della perdita della biodiversità.

Da sempre i pataticoltori di UNAPA si fanno portavoce di queste missioni, prendendosi cura di una superficie totale di circa 5 mila ettari. Uno dei pilastri alla base di Potatoes Forever! è infatti la tutela della biodiversità declinata in ogni sua sfaccettatura, dal mantenimento degli elementi paesaggistici all’inserimento in punti strategici di siepi e strisce erbose. Questi provvedimenti hanno un triplice obiettivo: preservare il terreno dall’erosione dovuta agli agenti atmosferici, sostenere la proliferazione di fauna e flora utili alla coltivazione delle patate, ed infine ridurre il rischio di trasferimento di suolo e di prodotti fitosanitari nei terreni situati più a valle.

Difesa del suolo e della vegetazione

Un’altra importante funzione degli agricoltori, come si legge all’articolo 2 del disegno di legge, consiste nel mantenimento dell’assetto idraulico e idrogeologico e nella difesa del suolo e della vegetazione. All’interno della filiera pataticola italiana, questo compito viene svolto attraverso numerose buone pratiche.

In primo luogo, gli agricoltori prestano molta attenzione al consumo idrico: il controllo dell’impiego dell’acqua e dei dati meteorologici per la riduzione del suo utilizzo avviene sia attraverso l’irrigazione a goccia o tramite sistemi automatizzati e controllati da remoto, sia diminuendo i volumi allo stretto necessario, ottenendo così una diminuzione dei costi aziendali e dell’impatto ambientale.

Inoltre, per ridurre l’utilizzo di sostanze chimiche come fitofarmaci e fertilizzanti, i terreni sono sottoposti al Sistema di Qualità Nazionale per la Produzione Integrata SQNPI e alla certificazione biologica, allo scopo di azzerare l’uso dei prodotti chimici. In quest’ottica, i pataticoltori si stanno impegnando nella ricerca di soluzioni tecnologiche e metodi innovativi validi e sostenibili, sia dal punto di vista ambientale che economico.

Supporto ai produttori

Alla luce di tutto l’impegno che gli agricoltori mettono nel loro lavoro, Potatoes Forever! ha voluto destinare uno dei suoi 6 pillar fondanti proprio al sostegno di coloro che, con tenacia e passione, realizzano dei prodotti gustosi e di qualità.

La campagna si propone infatti di migliorare la qualità di vita dei pataticoltori, monitorandone regolarmente il livello di soddisfazione e motivazione al fine di promuovere un sistema di commercio agricolo più sano, efficiente e remunerativo per tutti. Questo passa anche dalla garanzia di una formazione adeguata per tutti coloro che hanno intrapreso o che vogliono intraprendere la strada dell’agricoltura, con l’organizzazione di corsi di formazione che promuovano l’apprendimento di nuove competenze e conoscenze nell’ambito della coltivazione di patate.

Infine, uno sviluppo veramente sostenibile non può prescindere dal rispetto dei diritti dei lavoratori e delle comunità locali. Tra le azioni che possono essere messe in campo in questa direzione vi sono l’impiego di forza lavoro e fornitori locali, una reale interazione con le comunità che vivono sul territorio e l’uso di fattori di produzione prodotti localmente.

“Siamo orgogliosi che il ruolo degli agricoltori nella tutela del territorio sia stato riconosciuto a livello nazionale” ha affermato Augusto Di Silvio, Presidente di UNAPA. “La protezione e la celebrazione di questa figura con una legge ufficiale ci danno ulteriore credibilità e autorevolezza nel portare avanti il nostro operato. Da sempre, infatti, noi pataticoltori italiani portiamo avanti con impegno i valori della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente, e proprio per questo vogliamo condividere con il consumatore finale tutte le buone pratiche messe in atto al fine di consegnargli un prodotto finale buono e sostenibile.”

 

UNAPA (Unione Nazionale tra le Associazioni dei Produttori di Patate) è stata fondata nel 1987, per volontà di sei associazioni di produttori, che desideravano avere un sistema organizzato nazionale per valorizzare e proteggere la filiera.

Oggi l’Unione è composta da 11 Organizzazioni di Produttori, ufficialmente riconosciute e operanti in tutte le maggiori aree pataticole nazionali, che complessivamente aggregano circa 9.000 aziende agricole.

UNAPA, oltre a essere l’Unione Nazionale, è l’unica Associazione tra le Organizzazioni dei Produttori (AOP) riconosciuta in Italia per il settore delle patate. Con una produzione pari a circa 240 mila tonnellate, rappresenta circa il 25% della produzione nazionale e, con una superficie investita complessiva di circa 5 mila ettari, copre il 17% della superficie nazionale pataticola, per un fatturato aggregato di circa 70.000.000 € e una VPC di circa 60.000.000 €.

Inoltre, anche se non direttamente presente, attraverso le proprie OP UNAPA è presente anche in altre regioni come la Sicilia, la Sardegna, la Toscana, l’Umbria e le Marche. Nel quadro dei marchi di eccellenza territoriali riconosciuti dall’ UE, le OP aderenti a Unapa commercializzano una quota prevalente (85%) delle patate vendute come DOP e IGP in Italia. Tale dato di mercato è possibile grazie alla forte presenza della produzione organizzata nelle 4 maggiori referenze nazionali: la DOP di Bologna e le IGP del Fucino, dell’Alto Viterbese e della Sila. 

L’adesione a UNAPA ha contribuito negli anni a consolidare i rapporti tra le varie realtà della produzione organizzata italiana favorendo la formazione di una filiera nazionale e, dunque, di un vero sistema agroalimentare della patata. Il risultato finale di questo lungo processo è la nascita di una Rete d’imprese denominata “Pataticoltori d’Italia”.

Potatoes Forever! 

Cofinanziata dalla UE, la campagna Potatoes Forever! è promossa in Italia da UNAPA, Unione Nazionale tra le Associazioni dei Produttori di Patate, e in Francia da CNIPT, Comité National Interprofessionnel de la Pomme de Terre, con l’obiettivo di informare il consumatore sulle buone pratiche del settore e mettere in evidenza le azioni degli agricoltori in termini di produzione sostenibile e riduzione dell’impatto ambientale. La mission del programma è quella di migliorare la competitività del settore agricolo dell’Unione europea perseguendo molteplici obiettivi:

  • posizionare le patate come alimento prodotto in modo sostenibile;
  • aumentare la consapevolezza dei consumatori nei confronti delle patate, prodotto agricolo di eccellenza dell’Unione europea, e degli elevati standard di sostenibilità dei metodi di produzione delle patate nell’UE;
  • sottolineare i benefici nutrizionali garantiti dal consumo di patate.

Alla base del progetto, sei pillar: conservazione della biodiversità, riduzione dell’impatto su suolo e acqua, riduzione dell’impatto climatico, lotta allo spreco alimentare, tutela della tracciabilità dei prodotti e delle certificazioni di filiera, supporto ai produttori della filiera.

Il progetto – che nasce nell’ambito del Regolamento UE 1144/2014 – mira ad aumentare la consapevolezza nei cittadini dell’UE riguardo all’impegno dell’agricoltura europea e quindi della filiera delle patate nella transizione verso un modello di agricoltura più sostenibile, nella mitigazione dei cambiamenti climatici e nella preservazione della biodiversità, come previsto dalla strategia Farm to Fork promossa nel Green Deal dell’UE.

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