Politiche agricole

I risicoltori europei si incontrano per discutere la situazione di mercato

I coltivatori di riso europei provenienti da Italia, Francia, Spagna, Grecia e Portogallo si sono riuniti ad Arles il 14 febbraio 2020 per difendere il riso europeo dalle decisioni recentemente prese dalla Commissione europea.
Dopo aver esaminato la situazione del mercato mondiale del riso, la situazione del mercato risicolo nell’Ue ed aver preso atto che l’aumento delle importazioni nella campagna 2018/2019 ha avuto come conseguenza diretta il fatto che il 30% della produzione europea è rimasta presso gli stock comunitari, si è aperta una discussione da cui è emersa grande preoccupazione e la determinazione a mettere in atto ogni opportuna azione di difesa del settore. I presenti hanno richiamato l’impegno a voler agire affinché siano portate avanti azioni per raggiungere gli obiettivi prefissati nel corso del “III Forum sul settore europeo del riso” di Bruxelles del giorno 8 ottobre 2019 (sensibilità del riso negli accordi commerciali, modifica delle regole di applicazione della clausola di  salvaguardia e previsione di un meccanismo di salvaguardia automatico, applicazione della  clausola di salvaguardia anche per il riso di tipo Japonica importato dai PMA, attivazione della procedura di revoca temporanea delle preferenze tariffarie anche per il Myanmar, etichettatura d’origine obbligatoria europea per paese, sensibilità del riso nella futura PAC e reciprocità nelle regole relative agli agrofarmaci) ed a voler agire in ogni sede possibile per porre rimedio alla mancata volontà della Commissione europea di voler inserire il riso nell’elenco dei prodotti che saranno assoggettati a dazio per la revoca temporanea delle concessioni EBA alla Cambogia per la violazione dei diritti umani.
Gli agricoltori di riso, dopo aver riaffermato il loro sostegno ai temi affrontati durante il terzo Forum europeo del riso (Bruxelles, 8 ottobre 2019), in particolare l’origine europea obbligatoria per paese, la sensibilità del settore del riso nella nuova politica agricola comune e negli accordi regole commerciali, regole di reciprocità per i prodotti agro-farmaceutici e clausole di salvaguardia.
Gli agricoltori dichiarano di essere gravemente colpiti e preoccupati per l’atteggiamento e l’intenzione della Commissione e e quindi intendono adottare tutte le misure necessarie per bloccare l’atto delegato della Commissione europea che non include il riso cambogiano tra i prodotti che dovranno pagare dazi per aver violato i diritti umani in Cambogia. Chiedere alla Commissione europea di adottare anche per il Myanmar un atto delegato per la revoca delle concessioni dell’ABE per violazione dei diritti umani, compreso il riso tra i prodotti che dovranno pagare dazi. Chiedere alla Commissione europea di rafforzare i controlli sulle importazioni di riso da paesi terzi rispettando le norme di reciprocità sugli LMR in vigore nell’UE. “

 

 

 

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