Politiche agricole

I ministri dell’agricoltura confermano l’accordo sulla riforma della PAC

I ministri dell’agricoltura dell’UE hanno accettato l’accordo provvisorio raggiunto venerdì scorso con il Parlamento europeo sugli elementi chiave della riforma della politica agricola comune (PAC), avvicinando così la proposta a diventare parte del diritto dell’UE.

L’accordo apre la strada a una PAC più equa, più verde e più basata sui risultati che cerca di fornire un futuro sostenibile per gli agricoltori europei. La nuova PAC rafforza le misure ambientali e comprende anche disposizioni per garantire un sostegno più mirato alle aziende agricole più piccole e aiutare i giovani agricoltori ad accedere alla professione.

Maria do Céu Antunes, ministro portoghese dell’agricoltura dice: “oggi abbiamo concordato la PAC più ambiziosa fino ad oggi. Questo è un buon affare per gli agricoltori e per l’Europa, che rafforzerà il sistema agroalimentare europeo, rendendolo più sostenibile ed equo per tutti. L’accordo prevede una PAC modernizzata che sostiene la transizione verso un’agricoltura più verde e più rispettosa del clima, aumenta il rispetto dei diritti sociali e del lavoro e garantisce che gli agricoltori rimangano competitivi senza lasciare indietro nessuno”.

Ora si lavorerà a livello interistituzionale sui restanti dettagli tecnici della proposta di riforma, dopo di che sarà formalmente approvata sia dal Parlamento europeo che dal Consiglio. La nuova PAC coprirà il periodo 2023-2027; fino ad allora continuerà ad applicarsi un accordo transitorio concordato nel 2020.

Gli Stati membri avranno tempo fino al 31 dicembre 2021 per presentare i loro progetti di piani strategici nazionali all’approvazione della Commissione.

La PAC post-2020 pone maggiore enfasi sulla dimensione sociale dell’agricoltura. In base al nuovo accordo, gli agricoltori e gli altri beneficiari che ricevono pagamenti diretti saranno soggetti a una sanzione amministrativa se non forniscono condizioni di lavoro adeguate come stabilito dalla pertinente legislazione dell’UE. È la prima volta che la legislazione agricola dell’UE include una dimensione sociale e segna un passo avanti storico nel modo in cui la PAC tiene conto delle condizioni dei lavoratori agricoli.

La nuova PAC prevede una serie di misure volte a incoraggiare gli agricoltori ad adottare pratiche agricole “più ecologiche”. Questi includono: standard di condizionalità rafforzati che gli agricoltori devono soddisfare per ricevere il sostegno della PAC, compresa la conservazione di suoli ricchi di carbonio attraverso la protezione delle zone umide e torbiere, e quote minime di seminativi da dedicare agli elementi caratteristici del paesaggio per proteggere la biodiversità; eco-regimi per sostenere e/o incentivare gli agricoltori ad osservare pratiche agricole a beneficio del clima e dell’ambiente; una quota maggiore dei fondi per lo sviluppo rurale da spendere in interventi verdi; monitoraggio della spesa per clima e biodiversità, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo; sostegno alle aziende agricole più piccole

Il pacchetto di riforma della PAC comprende anche misure volte a ridistribuire i fondi a favore delle piccole e medie aziende agricole. In base all’accordo, gli Stati membri saranno tenuti a reindirizzare il 10% dei pagamenti diretti a beneficio di tali aziende (in linea di principio attraverso pagamenti ridistributivi, a meno che non dimostrino di poter ottenere lo stesso effetto tramite altri strumenti comparabili).

La riforma prevede anche il passaggio da un focus sulla compliance a una PAC basata sulle prestazioni che darà agli Stati membri la libertà di attuare interventi su misura sulla base di una pianificazione strategica e di specifici obiettivi condivisi, in linea con le loro esigenze.

La politica agricola comune (PAC) rappresenta circa un terzo del bilancio dell’UE. Il suo scopo è quello di: fornire cibo sicuro e conveniente per i cittadini dell’Ue; garantire un equo tenore di vita agli agricoltori; preservare le risorse naturali e rispettare l’ambiente:

Il 1° giugno 2018 la Commissione Europea ha presentato tre proposte legislative volte a rendere la PAC pronta per il futuro: proposta di regolamento sui piani strategici della PAC; proposta di regolamento sull’organizzazione comune del mercato (OCM) unica; proposta di regolamento orizzontale sul finanziamento, la gestione e il monitoraggio della PAC

Gli aspetti principali delle proposte sono stati:pagamenti diretti più mirati e interventi di sviluppo rurale, entrambi soggetti a pianificazione strategica; una nuova architettura “verde” basata sulle condizioni ambientali che devono essere soddisfatte dagli agricoltori e ulteriori misure volontarie nell’ambito di entrambi i pilastri; un approccio basato sulle prestazioni (il “nuovo modello di attuazione”) in base al quale gli Stati membri dovrebbero comunicare i propri risultati ogni anno.

 

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