Politiche agricole

Giansanti (Confagricoltura): “inadeguate le proposte della Commissione Ue”

 

“Gli agricoltori hanno chiesto una drastica semplificazione degli adempimenti burocratici imposti dalla PAC. La risposta della Commissione europea è assolutamente inadeguata. Alcune iniziative vengono addirittura rinviate al prossimo autunno. Abbiamo invece bisogno di decisioni immediate ed efficaci”.

Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, boccia senza mezzi termini le opzioni di semplificazione presentate dalla Commissione europea al fine di ridurre l’onere per gli agricoltori della UE. Le opzioni saranno illustrate al Consiglio Agricoltura che si terrà lunedì 26 febbraio a Bruxelles.

“Gli orientamenti della Commissione – sottolinea Giansanti – non consentono di risolvere i problemi posti dagli agricoltori, con particolare riferimento alla cosiddetta ‘condizionalità rafforzata’. Prendiamo atto della disponibilità a rivedere gli obblighi fissati dalla PAC in materia di rotazione obbligatoria delle colture e destinazione a finalità non produttiva dei terreni. Intanto, però, in assenza di una deroga totale per il 2024, vanno quantomeno sospese le sanzioni. A riguardo, dovrebbe essere ampliata al massimo la possibilità di riconoscere, a livello nazionale, la condizione di forza maggiore. Vanno poi semplificate e velocizzate le procedure per la modifica dei Piani strategici nazionali”.

La Commissione ha anche proposto di esentare dai controlli sul rispetto della condizionalità le aziende con una superficie fino a 10 ettari. “E’ una proposta inaccettabile – dichiara il presidente di Confagricoltura – Se una regola è sbagliata e introduce adempimenti troppo onerosi, va eliminata per tutti. Senza discriminazioni in funzione della superfice aziendale”.

“Sulle proposte per migliorare la posizione degli agricoltori nella catena del valore, ci pronunceremo quando saranno effettivamente licenziate” – conclude Giansanti.

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