Fiere e Rassegne

EIMA 2022: mercato globale e agricoltura mediterranea

La 45ma edizione della grande manifestazione fieristica, in programma a Bologna dal 9 al 13 novembre, costituisce una piattaforma per l’innovazione in agricoltura. Protagoniste le tecnologie per le colture specializzate e ad alto valore aggiunto tipiche del Mediterraneo. Pienamente integrate con EIMA International le rassegne di Agrilevante ed  Enoliexpo

Il mercato mondiale delle macchine agricole è in crescita in tutti i principali Paesi. Le vendite di trattrici nel 2021 registrano incrementi del 10% negli Stati Uniti (318 mila unità), del 13% in India (900 mila) e del 17% in Europa (180 mila). Particolarmente brillante, nel “vecchio continente”, la performance dei mercati dell’area mediterranea dove a fare da traino è l’Italia che, con un sostanzioso +36% è ai massimi dal 2010. Progressi a doppia cifra anche per la Turchia (+24%) e la Grecia (+32%), mentre la Spagna segna +9,3%, seguita dalla Francia (+9,2%). Nonostante gli indici positivi del Sud Europa, il bilancio complessivo della regione mediterranea deve tener conto delle flessioni viste in quei Paesi nordafricani che non hanno ancora agganciato la ripresa. In mancanza dei dati definitivi sulle vendite in questi mercati, un indicatore significativo è quello relativo ai dati di importazione in valore, giacché la domanda locale viene soddisfatta in massima parte dall’acquisto di macchinari dall’estero. Ad eccezione della Tunisia (+10%), tutta l’area del Nord-Africa ha visto nel 2021 una contrazione delle importazioni. Più consistente per l’Algeria (-34%) e l’Egitto (-11%), più contenuta per Marocco (-4,5%).

I dati relativi ai Paesi mediterranei, forniti dall’Ufficio Studi di FederUnacoma, sono stati presentati questo pomeriggio dal direttore generale della federazione, Simona Rapastella, durante una conferenza stampa svoltasi nella cornice della rassegna Enoliexpo. L’andamento dello scorso anno, è stato spiegato nel corso della conferenza, evidenzia dunque un “Mediterraneo a due velocità”, tuttavia le prospettive future si annunciano incoraggianti, giacché le produzioni tipiche di questa regione – coltivazioni vitivinicole, olearie e ortofrutticole ad alto valore aggiunto – stanno conquistando spazi sempre più consistenti anche in virtù dei nuovi stili di consumo alimentare. Analisti di mercato della società Exportplanning prevedono che tra il 2022 e il 2025 nei Paesi del Nord Africa le importazioni di trattrici possano crescere in modo significativo proprio per soddisfare la crescente domanda di tecnologie sempre più adatte alle coltivazioni specializzate.

La regione del Mediterraneo riveste pertanto un’importanza strategica e va favorita sia nei suoi trend di sviluppo agricolo sia nella domanda di meccanizzazione. Questa domanda riguarda in modo sempre più marcato tecnologie di nuova generazione e sistemi elettronici avanzati che – è stato ribadito nel corso della conferenza – permettono di affrontare al meglio le sfide legate alla   transizione ecologica, ai cambiamenti climatici e allo sfruttamento ottimale di risorse idriche ed energetiche sempre più preziose.

Sono proprio le fiere la sede ideale per monitorare e favorire lo sviluppo della meccanizzazione agricola. “Una rassegna come EIMA International, che offre la più ampia gamma di tecnologie e di soluzioni per ogni esigenza dell’agricoltura, è da sempre attenta alle produzioni mediterranee e alle colture specializzate. Con le sue quasi duemila case costruttrici e un pubblico che nelle ultime edizioni ha raggiunto un numero di circa 300 mila visitatori la kermesse bolognese è uno degli eventi di riferimento a livello mondiale – ha detto Rapastella – ma non è tuttavia la sola manifestazione strategica per la Federazione. Sono infatti sempre più importanti eventi come Agrilevante, che tornerà dal 5 all’8 ottobre 2023, e come Enoliexpo, che per la prima volta si svolge a Bari e che si propone come una iniziativa dedicata agli operatori della filiera olivicolo-olearia e vitivinicola”. “Colture di qualità e ad altro valore aggiunto che – ha concluso Rapastella – sotto certi aspetti, rappresentano l’anima stessa del Mediterraneo”.

 

 

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