Politiche agricole

Dalla Commissione Ue 27,5 milioni all’Italia per la crisi aviaria

La Commissione europea ha stanziato 27,5 milioni di euro a parziale copertura dei danni subiti dagli allevatori per l’influenza aviaria a coprire la metà delle spese sostenute dall’Italia per i focolai di aviaria tra ottobre e dicembre 2021.

La proposta della Commissione europea è stata approvata dagli Stati membri. I fondi fanno parte della riserva di crisi della Politica agricola comune, che ammonta a circa 500 milioni l’anno.

Il fondo UE, sottolinea Confagricoltura, va ad aggiungersi a quelli già mobilitati a livello nazionale. La decisione della Commissione è stata assunta a conclusione di un dialogo con il governo italiano che la Confederazione ha costantemente seguito e supportato per assicurare ai produttori avicoli il giusto ristoro economico.

Con i 27,5 milioni stanziati sarà possibile integrare i risarcimenti già disponibili sul piano interno che hanno consentito di anticipare ai produttori il 25% dei danni indiretti già richiesti.

Ora bisogna fare presto, sottolinea Confagricoltura, per venire incontro alle giuste aspettative degli allevatori. Non solo. Il riconoscimento dei ristori deve seguire la via più breve possibile per rientrare nel termine massimo del 30 settembre prossimo previsto dall’Unione per la loro spesa.

La tutela della produttività delle imprese del settore colpite dal virus, però, non si conclude con quest’ultimo provvedimento di Bruxelles. Confagricoltura continuerà a lavorare, sia a livello nazionale che a livello europeo, per ottenere il ristoro dei danni indiretti provocati dall’influenza aviaria fino al 31 dicembre 2021.

Tra il 23 ottobre 2021 e il 31 dicembre 2021 l’Italia ha notificato alla Commissione europea 294 focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità, applicando il protocollo veterinario previsto dalle norme Ue, con un impatto sul reddito di un numero molto elevato di operatori del settore avicolo. L’Italia ha inviato una prima richiesta per il sostegno Ue nel 2022, e successivamente l’ha reiterata e documentata. Ora l’Ue ha formalmente approvato la richiesta. Secondo le misure di emergenza Pac, il cofinanziamento dell’Unione deve essere pari al 50% delle spese sostenute dall’Italia per le misure eccezionali di sostegno del mercato.

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