Crisi climatica: un’assicurazione proteggerà gli agricoltori
Tempeste, uragani, cicloni e alluvioni stanno diventando sempre più violenti a causa dei cambiamenti climatici, con un impatto sproporzionato sugli agricoltori nei paesi in via di sviluppo. Proteggere i contadini dalla crisi climatica è una priorità del sistema di certificazione del commercio equo Fairtrade.
Fairtrade International e la Munich Climate Insurance Initiative (MCII), infatti, hanno portato la voce dei piccoli produttori alla Conferenza sul cambiamento climatico di Madrid (COP 25). Durante un evento collaterale congiunto venerdì 6 dicembre, nel padiglione tedesco, le due organizzazioni hanno annunciato che stanno lavorando insieme per offrire un’assicurazione sul rischio climatico ai piccoli agricoltori Fairtrade.
Il cambiamento climatico non è “equo”. Le comunità più povere, che hanno poco impatto sull’ambiente, hanno contribuito meno di altre ai cambiamenti climatici ma sono di solito le più colpite. I piccoli agricoltori nei paesi in via di sviluppo appartengono a questo gruppo. Uragani, cicloni, siccità, inondazioni e altri eventi meteorologici estremi stanno influenzando i raccolti e, in alcuni casi, cancellando la loro vera fonte di sostentamento.
Le organizzazioni certificate Fairtrade non fanno eccezione. Ad esempio, a settembre 2017, l’uragano Irama ha decimato la raccolta delle organizzazioni di banane certificate Fairtrade nei Caraibi. Più recentemente, a marzo 2019, il ciclone Idai ha procato inondazioni massicce in Malawi distruggendo le piccole aziende agricole e le colture – tra cui diverse cooperative di zucchero certificate Fairtrade.
“Molte persone sono state private di entrambe le proprie fonti di sostentamento: il raccolto, che era maturo, e il bestiame che è stato spazzato via. Come se non bastasse, molte case sono crollate e molte persone hanno perso la vita. I più colpiti sono stati i contadini e le loro famiglie che vivono e coltivano lungo il fiume Shire e i vicini fiumi di Mantchombe, M’thumba e Mwanza “, spiega Rossettie Gullo, Assistente amministrativo di Kasinthula, una cooperativa di zucchero certificata Fairtrade in Malawi.
Nei casi di perdite devastanti causate da eventi meteorologici estremi come uragani o alluvioni, dunque, l’assicurazione sul rischio climatico può fornire un’adeguata rete di sicurezza: trasferisce, infatti, le perdite economiche causate da eventi meteorologici estremi da individui e organizzazioni ad assicuratori o ad altre organizzazioni di condivisione dei rischi. Questo tipo di assicurazione specializzata, fuori dalla portata della maggior parte dei piccoli agricoltori, fornisce protezione contro la perdita e il danno di beni e mezzi di sussistenza.
“L’assicurazione del rischio climatico rafforzerà il sostegno che Fairtrade offre. Rafforzerà molto la capacità di recupero e di adattamento di questi agricoltori “, afferma Lannette Chiti, Senior Advisor per i cambiamenti climatici di Fairtrade International.
“Il cambiamento climatico è una realtà per noi”, conclude Albeiro Alfonso “Foncho” Cantillo, membro di COOBAFRIO, una cooperativa certificata Fairtrade nella regione di Magdalena, in Colombia. “I periodi di pioggia stanno diventando sempre più brevi mentre i periodi di siccità si allungano. Le piogge sono accompagnate da venti sempre più forti. Ho un ettaro di terreno coltivato a banana e il 70 perc ento di questa area di coltivazione è stata recentemente colpita da condizioni meteorologiche irregolari. Grazie a Fairtrade, siamo in grado di attuare progetti per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici”.
Fairtrade International e MCII sigleranno in un protocollo d’intesa il lancio di un progetto pilota in una delle regioni costiere dell’America Latina che è stata frequentemente colpita dagli uragani. Il progetto pilota sarà preceduto da uno studio di fattibilità per valutare le esigenze degli agricoltori del commercio equo e solidale, ipotizzare modelli di rischio e definire un prodotto assicurativo preliminare e un modello commerciale.
Fairtrade International, o FLO, è l’organizzazione internazionale non profit responsabile del Marchio di Certificazione del commercio equosolidale FAIRTRADE e il capofila del sistema Fairtrade.
Cos’è Fairtrade
Il sistema di certificazione Fairtrade, nasce per ridurre le ingiustizie del commercio internazionale attraverso l’introduzione di pratiche scambio più eque nei confronti di contadini e dei lavoratori dei Paesi in via di sviluppo. Attraverso un sistema rigoroso di Standard, regola i rapporti commerciali tra aziende e organizzazioni di contadini e lavoratori, in modo che a questi ultimi venga assicurato il pagamento di un prezzo minimo, il Prezzo minimo Fairtrade, tale da coprire i costi medi di una produzione sostenibile, e un margine di guadagno aggiuntivo, il Premio Fairtrade, per la realizzazione di progetti sociali, ambientali o di incremento della produzione. Il circuito rappresenta 1,7 milioni di agricoltori in 73 paesi di Asia, Africa e America Latina coltivatori di caffè, zucchero, banane, ananas cacao, lavoratori nelle piantagioni di banane, tè, fiori e molto altro. Più di 35.000 prodotti finiti sono in vendita sugli scaffali di negozi e supermercati di oltre 158 paesi nel mondo. Fairtrade International è l’organizzazione capofila del network. Per maggiori informazioni: www.fairtrade.net.
Fairtrade Italia
Fairtrade Italia rappresenta il Marchio di Certificazione FAIRTRADE nel nostro paese dal 1994. Lavora in partnership con le aziende concedendo in sub-licenza il Marchio FAIRTRADE a garanzia del controllo delle filiere dei prodotti provenienti dai Paesi in via di sviluppo, nel rispetto dei criteri di terzietà che l’ente di certificazione assicura. Supporta le aziende nell’approvvigionamento di materie prime certificate e nel consolidamento delle filiere in base alle richieste specifiche dei propri partner. Attualmente in Italia sono in vendita più di 2000 prodotti Fairtrade e il valore del venduto è di 145 milioni di euro. Per maggiori informazioni: www.fairtrade.it.