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Bene riconoscimento agricoltori come custodi di territorio e ambiente

Il riconoscimento normativo della figura dell’agricoltore custode è un atto fondamentale per valorizzare e promuovere le molteplici attività del settore a tutela dell’ambiente e del territorio. Così il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, sull’approvazione in via definitiva del disegno di legge in materia, che istituisce anche la Giornata nazionale dell’Agricoltura.

“A dispetto di tutte le fake news, gli agricoltori non inquinano, anzi garantiscono un presidio insostituibile dal punto di vista ambientale, come certifica anche questo provvedimento -spiega Fini-. Il ruolo strategico del comparto, infatti, non è solo quello di produrre cibo sano e sicuro per tutti, ma anche di assicurare la tenuta e lo sviluppo delle aree interne; salvaguardare il suolo e i territori contro il dissesto idrogeologico; gestire le risorse idriche; produrre energia da fonti rinnovabili; difendere il paesaggio e la biodiversità”.

Gli agricoltori custodiscono il 55% del suolo nazionale, con una costante opera di manutenzione che assicura la produzione alimentare e la tutela dei cittadini dal dissesto idrogeologico. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione del via libera definitivo del Senato al disegno di legge sul riconoscimento della figura dell’agricoltore come custode dell’ambiente e del territorio e sull’istituzione della Giornata nazionale dell’agricoltura.

Un patrimonio del Paese messo però a rischio dalla cementificazione e dall’abbandono, con l’Italia che, secondo l’analisi della Coldiretti, ha perso quasi 1/3 dei terreni agricoli nell’ultimo mezzo secolo e con la superficie agricola totale che si è ridotta ad appena 16,5 milioni di ettari. Il tutto, con effetti dirompenti sulla tenuta idrogeologica del territorio, sul deficit produttivo del Paese e sulla dipendenza agroalimentare dall’estero.

“L’agricoltura interessa più della metà della superficie nazionale e per questo l’Italia per difendere l’ambiente deve proteggere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività nelle campagne – ha sottolineato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini -. Occorre accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che giace da anni in Parlamento e che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio”.

E gli agricoltori rappresentano anche un argine alla perdita di biodiversità, in una situazione in cui dalle 8.000 varietà di frutta presenti lungo la Penisola – sottolinea Coldiretti – si è scesi a poco meno di 2.000 e di queste ben 1.500 sono considerate in pericolo anche per effetto dei moderni sistemi della distribuzione commerciale che privilegiano le grandi quantità e la standardizzazione dell’offerta. Lo dimostrano i Sigilli di Campagna Amica, la più grande opera di valorizzazione della biodiversità contadina mai realizzata nel Belpaese, che ha consentito nuovi sbocchi commerciali creati dai mercati degli agricoltori e dalle fattorie di Campagna Amica attive in tutte le Regioni, realtà che hanno offerto opportunità economiche agli allevatori e ai coltivatori di varietà e razze a rischio di estinzione.

“Riconoscere e strutturare in maniera uniforme il lavoro dell’agricoltore quale custode dell’ambiente e del territorio equivale ad accendere un faro sul valore inestimabile di questa figura, centrale non soltanto sotto l’aspetto della produzione agricola, ma anche sotto quello ambientale ed ecologico, in ragione delle sue insostituibili funzioni in termini di salvaguardia del territorio, dell’ecosistema e dell’inestimabile patrimonio di biodiversità del nostro Paese”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Tommaso Battista esprimendo grande soddisfazione per il via libera definitivo di Palazzo Madama al ddl recante disposizioni per il riconoscimento della figura dell’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio.

“Un simile meritorio intervento, inoltre, contribuisce in maniera determinante a operare un deciso rilancio dell’immagine del Primario, troppo spesso bersagliato da inaccettabili accuse di inquinamento ambientale, che in molti casi si sono purtroppo tradotte in politiche comunitarie poco attente verso coloro che producono cibo sano e di qualità e che contribuiscono quotidianamente con il loro lavoro a difendere la capacità produttiva del Paese”, prosegue Battista, ribadendo che “gli agricoltori, al contrario, sono attori chiave per garantire la sostenibilità ambientale, la sicurezza alimentare e la salubrità delle produzioni”.

“Non possiamo, quindi, che concordare con la necessità, prevista dal testo e più volte caldeggiata dalla Copagri, di riconoscere specifici criteri di premialità, quali la riduzione dei tributi, in favore degli agricoltori custodi dell’ambiente e del territorio iscritti nell’elenco che sarà istituito presso i dipartimenti competenti in materia di agricoltura delle Regioni”, continua il presidente, esprimendo analoga soddisfazione per l’istituzione della “Giornata nazionale dell’agricoltura”, che si terrà ogni seconda domenica di novembre.

“Per tutte queste ragioni, ringraziamo calorosamente i tanti parlamentari che si sono adoperati per arrivare al risultato odierno, con il quale si è finalmente giunti al coronamento di un lungo percorso, avviato dalla Copagri nell’ormai lontano 2015, quando la Regione Marche, su forte impulso della Confederazione Produttori Agricoli, aveva legiferato per riconoscere l’insostituibile ruolo dei produttori agricoli nella tutela della biodiversità e nella salvaguardia del territorio”, conclude Battista.

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