Approvato il nuovo Disciplinare del Prosciutto di Parma
L’assemblea del Consorzio del Prosciutto di Parma ha approvato le modifiche al Disciplinare di produzione della DOP.
Dopo oltre vent’anni, i produttori, di concerto con tutta la filiera produttiva, hanno deciso di rivedere le norme che regolano e disciplinano la produzione del Prosciutto di Parma DOP puntando alla caratterizzazione del prodotto per migliorarne la qualità, a tutela del prodotto stesso e dei consumatori.
Si tratta di una scelta importante per il comparto che delinea il futuro del Prosciutto di Parma sul piano produttivo, commerciale e su quello dell’immagine della DOP: forte attenzione alla materia prima, alla genetica e all’alimentazione dei suini, riduzione del tenore del sale, prolungamento del periodo di stagionatura minima e porte aperte a nuove tecnologie e innovazioni che potranno rendere la produzione più efficiente e sostenibile.
“Ci siamo impegnati tenacemente nel rivedere il Disciplinare produttivo con tre obiettivi ben chiari in mente: migliorare la qualità del nostro prodotto, rafforzare la sua identità distinguendolo dai concorrenti e renderlo unico nel panorama mondiale e coerente con le esigenze del consumatore.
Tutte le modifiche relative all’allevamento e alla macellazione sono il frutto di un accordo di filiera. Dopo un confronto molto articolato, i rappresentanti delle varie categorie produttive hanno trovato un consenso sugli aspetti fondamentali per il bene collettivo e del Prosciutto di Parma.
Siamo quindi molto soddisfatti della volontà manifestata a larga maggioranza dai nostri produttori che hanno riconosciuto e condiviso il lavoro del Consiglio di Amministrazione volto a tutelare e a valorizzare ancora di più il nostro prodotto” ha dichiarato Vittorio Capanna, presidente del Consorzio.
Il nuovo Disciplinare contiene infatti significative modifiche che riguardano tutti gli anelli della produzione, dalle caratteristiche della materia prima, tra cui genetica, peso e alimentazione dei suini, peso e caratteristiche delle cosce fresche, fino al prodotto finito come metodo di lavorazione, peso e stagionatura del prosciutto, parametri analitici di valutazione della qualità, modalità di vendita, prodotto preaffettato, ecc.
Restano confermati specifici elementi per la tracciabilità e la rintracciabilità del prodotto lungo tutta la filiera produttiva che, insieme al nuovo piano di controllo, rafforzeranno ulteriormente il sistema di prevenzione delle frodi per garantire al consumatore un prodotto più sicuro.
Ottenere uno standard qualitativo più elevato è senza dubbio lo scopo di questa operazione che tuttavia non poteva prescindere dalla necessità di coniugare le esigenze di produzione e del comparto con le richieste del mercato e le attuali sensibilità del consumatore moderno.
Il nuovo Disciplinare fa parte di un piano di rinnovamento generale del comparto partito qualche mese fa con la scelta di CSQA Certificazioni come nuovo organismo incaricato di occuparsi del sistema di certificazione e controlli della DOP Prosciutto di Parma nell’ottica di offrire una maggiore trasparenza e la massima garanzia ai consumatori.
Approvato dall’assemblea, il nuovo Disciplinare seguirà l’iter burocratico previsto che vede il coinvolgimento della Regione Emilia-Romagna, del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e della Commissione Europea.