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Approvato DL agricoltura

 

Il Senato ha votato la fiducia chiesta dal Governo  che ha dato il  libera al Dl Agricoltura recante misure urgenti in materia di agricoltura e per le imprese di interesse strategico nazionale con 99 voti favorevoli, 59 contrari e 1 astenuto. Ora il provvedimento tornerà alla Camera per essere convertito in legge entro il 14 luglio.

Coldiretti esprime soddisfazione per l’approvazione di diversi emendamenti al DL agricoltura approvati in Senato che recepiscono molte delle proposte avanzate dall’organizzazione agricola, a partire dalle misure per il contrasto alla xylella e alla diffusione della peste suina dovuta alla proliferazione degli ungulati, dagli interventi per il rafforzamento degli strumenti di contrasto al caporalato e al fotovoltaico selvaggio oltre che allo stanziamento di risorse per la ristrutturazione del settore olivicolo-oleario, agrumicolo e lattiero-caseario e per la siccità in Sicilia.

Il provvedimento, integrato da tali norme di legge, permetterà di rispondere in modo più adeguato e completo alle necessità del settore agricolo, che attualmente deve affrontare sfide significative come l’aumento dei costi di produzione e delle tariffe energetiche e gli effetti dei cambiamenti climatici, a partire dai fenomeni meteorologici estremi sempre più diffusi. Per questo ora non bisogna fermarsi, ma proseguire nell’individuazione di nuovi interventi. Coldiretti ritiene necessario, invece, un intervento sulle assicurazioni dei mezzi agricoli per non aggravare i costi delle imprese agricole e di alleggerire gli oneri burocratici.

Stop al fotovoltaico selvaggio. Per quanto riguarda il fotovoltaico, era importante ridefinire nelle zone classificate agricole dai piani urbanistici vigenti in quali aree non si applica il divieto di installazione di impianti con moduli collocati a terra. Lo stop al fotovoltaico selvaggio, ricorda Coldiretti, era necessario per porre un freno a quello che era un vero e proprio far west normativo, che ha provocato un consumo indiscriminato di suolo agricolo e ha permesso ai fondi di investimento speculativi di guadagnare dall’installazione di maxi impianti su terreni agricoli. Coldiretti, come ribadito più volte, non è assolutamente contraria alle fonti rinnovabili, e la dimostrazione è data dalla forte partecipazione delle imprese agricole alla misura del Pnrr per gli impianti fotovoltaici sui tetti di stalle e cascine, che permettono di raggiungere il triplice obiettivo di produzione di energia pulita e sostenibile, disponibilità di terreni coltivabili e riduzione dei costi energetici.

Monitoraggio a contrasto del caporalato. Le misure finalizzate a incrementare le capacità di analisi, monitoraggio e vigilanza sui fenomeni di sfruttamento dei lavoratori nell’agricoltura, e in particolare l’istituzione di un sistema informativo per la lotta al caporalato in agricoltura, confermano la necessità di contrastare il fenomeno implementando le attività ispettive e inasprendo le sanzioni contro il lavoro nero e lo sfruttamento; solo una maggiore vigilanza e controllo potranno assicurare effettivamente la tutela della dignità dei lavoratori e arginare il tentativo delle agromafie di estendere il proprio controllo sul settore agroalimentare, sfruttando le persone e soffocando l’imprenditoria onesta. È necessario lavorare per filiere più eque, spiega Coldiretti, dal campo alla tavola, per garantire che dietro tutti gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali, ci sia un percorso di qualità che riguardi l’ambiente, la salute e il lavoro, con una giusta distribuzione del valore.

Rafforzamento dei poteri Commissario peste suina. In tema di fauna selvatica, positivo il rafforzamento dei poteri attribuiti al Commissario straordinario per il contrasto alla peste suina africana; servono interventi rapidi per evitare la chiusura delle aziende agricole a causa della diffusione incontrollata della fauna selvatica, a partire dalla immediata attuazione a livello regionale del Piano straordinario per la gestione e il contenimento, adottato lo scorso anno con decreto interministeriale.

Per questo proseguono in tutta Italia le mobilitazioni di migliaia di agricoltori di Coldiretti che stanno protestando davanti i palazzi delle Regioni per fermare l’invasione di cinghiali che mettono a rischio i campi e la vita degli automobilisti.

Trenta milioni contro la xylella. Bene l’approvazione dell’emendamento che autorizza la spesa di 30 milioni di euro per l’anno 2024 per l’attuazione di misure di investimento e riconversione tramite cultivar di ulivo resistenti, per aiutare la più grande fabbrica green del Sud Italia nella ricostruzione olivicola dopo la moria di milioni di ulivi a causa della Xylella fastidiosa. Si tratta sicuramente di un primo atto importante, sottolinea Coldiretti, ma ora servirà anche strutturare una serie di interventi necessari partendo dalla costituzione di un tavolo nazionale permanente per rendere pienamente efficace il Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia.

Fondi per i settori in difficoltà. Soddisfazione per lo stanziamento di risorse per la ristrutturazione del settore olivicolo-oleario, agrumicolo e lattiero-caseario, pari a 5 milioni di euro per il 2024 per ciascuno dei settori interessati, per la concessione di contributi da destinare alla copertura totale o parziale dei costi sostenuti per gli interessi nell’anno 2023 sui prestiti bancari a medio lungo termine contratti dalle relative organizzazioni di produttori riconosciute e dai relativi consorzi.

La misura rappresenta un importante intervento di sostegno alle nostre imprese, in particolare in un periodo di grave difficoltà a causa dell’aumento dei costi di produzione e dell’incertezza del mercato. Sono contributi, spiega Coldiretti, che ridaranno ossigeno, in termini di liquidità e riduzione dell’indebitamento, alle OP e le AOP, favorendo così la ripresa del settore.

Siccità in Sicilia. Bene i 15 milioni di euro per consentire alle imprese agricole, che in Sicilia hanno subito danni alle produzioni a causa di fenomeni siccitosi e che non hanno beneficiato di risarcimenti derivanti da polizze assicurative o da fondi mutualistici, di accedere agli interventi del Fondo di solidarietà nazionale previsti per favorire la ripresa dell’attività economica e produttiva.

Filiere biogas e biometano. Importante l’inserimento di misure di particolare rilevanza per la filiera del biogas e del biometano agricolo, come richiesto da Coldiretti.  Si chiarisce la platea delle aziende aventi diritto all’accesso al meccanismo dei prezzi minimi garantiti per gli impianti biogas e, inoltre, si promuove l’uso del biometano nei settori hard to abate (come ad esempio: cartiere, ceramiche, acciaierie ecc.) favorendo la possibilità di stipulare dei contratti di lungo periodo tra produttori di biometano e utilizzatori, facendo rientrare il biometano soggetto a tali accordi nella definizione di autoconsumo.

Prorogata la sperimentazione delle Tea. Positiva la proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2025, per la sperimentazione sul campo, in siti autorizzati, delle Tecnologie di evoluzione (Tea). Ci sarà la possibilità di lavorare meglio sulle tecniche di selezione genomica che permetteranno di selezionare nuove varietà vegetali, con maggiore sostenibilità ambientale e minor utilizzo di input chimici.

Fondi per la lotta al Bostrico. Importante lo stanziamento di azioni di monitoraggio, di lotta attiva, di formazione e informazione, nonché di ricerca e sperimentazione per il contrasto e la prevenzione delle infestazioni fitosanitarie nelle zone interessate dall’epidemia dell’insetto Bostrico typographus. Una misura fondamentale per le zone alpoine devastate dalla tempesta Vaia dove il problema della diffusione del bostrico minaccia ancora il patrimonio boschivo.

L’emendamento approvato al DL Agricoltura che inserisce misure di particolare rilevanza per la filiera del biogas e del biometano agricolo risponde alle richieste di Coldiretti e rappresenta un passo cruciale per il futuro sostenibile dell’agricoltura e dell’industria italiana, fornendo al contempo un impulso decisivo al percorso di transizione agroecologica del nostro Paese” sostiene il Presidente di Coldiretti, Ettore Prandini.

“L’approvazione di queste misure riportano il settore agricolo al centro della transizione e rappresentano un risultato importante raggiunto grazie al lavoro sinergico svolto con il CIB-Consorzio Italiano Biogas, Assocarta e Federacciai, dimostrando quanto sia fondamentale la collaborazione per raggiungere obiettivi comuni”, aggiunge il Presidente Prandini che conclude rivolgendo un “ringraziamento particolare ai parlamentari Gianluca Cantalamessa e Mara Bizzotto che hanno sostenuto il via libera alla norma.”.

L’emendamento chiarisce la platea delle aziende aventi diritto all’accesso al meccanismo dei prezzi minimi garantiti per gli impianti biogas e, inoltre, promuove l’uso del biometano nei settori hard to abate (come ad esempio: cartiere, ceramiche, acciaierie ecc.) favorendo la possibilità di stipulare dei contratti di lungo periodo tra produttori di biometano e utilizzatori, facendo rientrare il biometano soggetto a tali accordi nella definizione di autoconsumo.

Una misura che sostiene gli investimenti delle aziende agricole nella digestione anaerobica e rafforza il supporto allo sviluppo del biometano, già avviato con il PNRR, strumenti essenziali per consolidare la competitività delle aziende agricole e per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione.

“Accogliamo positivamente le misure del Dl Agricoltura, che rappresentano un segnale di grande attenzione del Governo al settore agricolo, con risposte a quasi tutte le emergenze sollecitate dalla nostra Confederazione: dalla moratoria sui mutui, agli aiuti alle filiere in sofferenza fino al rafforzamento delle pratiche sleali”. Così oggi il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, sul decreto Agricoltura dopo il voto odierno a Senato. “Questo decreto risponde con efficacia alle esigenze dell’agricoltura italiana -aggiunge Fini- a partire dal sostegno al credito delle aziende con la moratoria dei mutui, all’intervento sul carburante agricolo agevolato, oltre alle misure per coprire danni alle coltivazioni e agli allevamenti, le norme sugli impianti fotovoltaici e gli interventi per la lotta al caporalato”.

Fra i molti interventi previsti, Cia reputa importante il sostegno alle nostre imprese colpite da fenomeni idrogeologici, con i 15 milioni previsti in favore delle aziende danneggiate dalla siccità persistente in Sicilia e i fondi per ristorare gli agricoltori di Romagna, Marche e Toscana, dopo la straordinaria alluvione del 2023.  Cia ringrazia il Governo anche per la fondamentale proroga di un anno per la sperimentazione in campo delle Tecniche di Evoluzione Assistita (Tea), strumenti indispensabili all’ottenimento di produzioni vegetali in grado di garantire produttività, resilienza e sostenibilità ambientale.

Soddisfazione anche per gli stanziamenti previsti in favore dei viticoltori: 50 milioni per i produttori del centro-sud afflitti dalla peronospera e altri 2 milioni per quelli danneggiati dalla flavescenza. Cia apprezza anche l’attenzione dell’Esecutivo a contrasto della xylella (30 milioni di euro destinati ai reimpianti e alle riconversioni) e del granchio blu, nonché lo stanziamento di 4 milioni per i coltivatori di kiwi colpiti dal fenomeno della moria. Bene per Cia la spinta annunciata sugli abbattimenti dei cinghiali, anche con l’esercito, per far fronte alla PSA e l’entrata in funzione del Registro telematico per i cerali (Granaio Italia), strumento fondamentale per riportare trasparenza sui mercati. Cia reputa, inoltre, positivo il mantenimento della tassazione fiscale agevolata per agricoltori che realizzano piccoli impianti fotovoltaici destinati al solo uso aziendale, fondamentali per il contenimento dei costi di produzione e per fare fronte a eventuali emergenze climatiche. Resta l’amarezza per la mancata proroga al 31 dicembre dell’obbligo assicurativo per i trattori e le macchine agricole non circolanti su strada, che riguarda circa 3 milioni di veicoli.

In merito alle norme sul caporalato, Cia reputa positiva l’istituzione di una banca dati sui contratti di appalto in agricoltura, che permetterà alle nostre aziende agricole di agire con la massima tranquillità e nel rispetto delle norme previste.  Relativamente al potenziamento del personale ispettivo, Cia sia aspetta un coordinamento tra le varie amministrazioni che punti ad un efficientamento delle risorse. La nascita di un sistema informativo per la lotta al caporalato, con tutte le amministrazioni pubbliche presenti, sembra -invece- una duplicazione della rete del lavoro agricolo di qualità e quindi bisognerebbe capirne meglio il suo funzionamento e la finalità.

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