Zootecnia

ANACLI e ARA Veneto incontrano gli allevatori veneti

Il giorno 7 aprile 2022, presso la Sala Assemblee dell’ARA Veneto di Vicenza, si è tenuto l’incontro tra ANACLI, l’Associazione Regionale Allevatori del Veneto (ARA Veneto) e gli allevatori veneti di bovini di razza Charolaise e Limousine, in cui il tema del dibattito è stato: “Limousine e Charolaise Italiane: la genetica per una zootecnia sostenibile nell’ambito del PSRN”.

L’incontro si è aperto con i saluti del padrone di casa, Floriano De Franceschi, Presidente di ARA Veneto, che ha ringraziato i presenti ed ANACLI per aver scelto l’ARA Veneto come sede per tale occasione. Il Presidente nei suoi saluti non ha mancato di sottolineare il difficile momento della zootecnica legato alle diverse congiunture internazionali, non ultima la guerra in Ucraina. Inoltre, ha espresso la sua forte preoccupazione per la nuova proposta di direttiva europea che vorrebbe assimilare l’agricoltura all’industria per quanto concerne le emissioni estendendo a quasi tutti gli allevamenti pesanti oneri burocratici, che in questo momento particolare “sono difficili da sostenere se non con un significativo aumento del prezzo riconosciuto ai produttori zootecnici”.

In seguito, il Presidente di ANACLI Malko Gallone ha introdotto i lavori della mattinata ringraziando in primis l’ARA Veneto, rappresentata dal Presidente Floriano De Franceschi e dal Direttore Walter Luchetta, e tutti gli intervenuti. Il Presidente, ha sottolineato l’importanza di questa giornata che rientra in una visione del rapporto tra ANACLI ed i propri associati che vuole il pieno coinvolgimento del Socio nelle dinamiche associative, con incontri sui singoli territori volti a comunicare le attività, i progetti portati avanti dall’Associazione ed i risultati ottenuti, ma soprattutto ricevere dagli allevatori il necessario feedback.

Successivamente, i relatori hanno esposto i propri interventi. Stefano Saleppichi, Direttore di ANACLI, ha presentato “Il Libro Genealogico delle razze Charolaise e Limousine Italiane” ricordando prima la storia di ANACLI per poi descrivere il nuovo ruolo di Ente selezionatore (assegnato con il decreto legislativo n. 52 del 2018) e spiegando inoltre, la specializzazione delle attività e l’affidamento della «Raccolta dati in allevamento» all’AIA ed alle ARA. Il Direttore ha illustrato, quindi, alcuni aspetti che regolano l’attuale gestione del Libro Genealogico delle razze Charolaise e Limousine Italiane senza mancare di dare indicazioni sul nuovo Programma Genetico che ANACLI sta predisponendo.

La Dott.ssa Maria Chiara Fabbri del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari Ambientali e Forestali (DAGRI) dell’Università di Firenze, partner di ANACLI nella realizzazione delle attività progettuali, ha trattato il tema “Limousine e Charolaise: attività di miglioramento genetico nell’ambito dei progetti I-BEEF 1 e 2”. Il Progetto I-BEEF è stato presentato da ANACLI nell’ambito della sottomisura 10 – Biodiversità del Piano di Sviluppo Rurale Nazionale. La Dottoressa ha illustrato i risultati raggiunti nel Progetto I-BEEF 1 riguardo la caratterizzazione genetica delle razze Charolaise e Limousine italiane, le attività di verifica e validazione di dati e delle informazioni, gli indici genetici e genomici che sono stati sviluppati con riferimento al benessere, alla riduzione dell’impatto ambientale ed al miglioramento dell’efficienza riproduttiva. Inoltre, ha mostrato le attività previste dal nuovo Progetto I-BEEF 2 che ANACLI sta realizzando insieme ad altri partner come, appunto, il DAGRI, l’Istituto di biologia e biotecnologia agraria del CNR ed il Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse naturali e Ambiente (DAFNAE) dell’Università di Padova. In pratica, il Progetto I-BEEF 2 riprende e prosegue quanto attivato nel corso del progetto I-BEEF 1, con l’obiettivo di rendere strutturale l’evoluzione del sistema selettivo delle razze Limousine e Charolaise Italiane adattandolo a nuovi criteri di sostenibilità ed adattabilità ambientale, e dall’altro proseguire nell’attività di caratterizzazione e valorizzazione delle razze Calvana, Mucca Pisana, Pontremolese, Sarda, Sardo Bruna, Sardo Modicana includendo anche due razze da carne quali la Aberdeen Angus e Blonde d’Aquitaine.

Il Prof. Massimo De Marchi del DAFNAE dell’Università di Padova nel suo intervento “Valutazione ed individuazione di caratteri di resistenza genetica alle malattie” ha descritto i risultati ottenuti in uno studio, da lui condotto, sull’utilizzo degli antibiotici nella fase di ingrasso dei vitelloni di razza Charolaise e Limousine, sull’importanza ai fini di una riduzione dei trattamenti antibiotici di una corretta gestione aziendale, di idonei spazi per gli animali e della riduzione degli stress anche durante il trasporto. De Marchi ha spiegato l’indice “Treatment Incidence 100” (TIx100) che misura il livello di trattamento antibiotico in un allevamento (calcolato negli allevamenti di ingrasso e nel Progetto I-BEEF 2 verrà calcolato su circa 20 allevamenti della linea vacca-vitello, iscritti al Libro Genealogico delle razze Charolaise e Limousine, molti dei quali in regione Veneto). L’Indice di trattamento TIx100 sarà, quindi, messo in relazione con gli indici genetici ANACLI per valutarne l’impatto su performance, riproduzione, funzionalità e resistenza alle malattie.

Gli interventi sono stati seguiti da una vivace discussione, a dimostrazione dell’estremo interesse suscitato ai presenti dagli argomenti trattati. Non sono mancati indicazioni e suggerimenti per migliorare la qualità dei servizi offerti da ANACLI ed ARA Veneto, prontamente raccolti dai due Direttori, Stefano Saleppichi per ANACLI e Walter Luchetta per ARA Veneto, che hanno dato la loro piena disponibilità a lavorare assieme per ottimizzare i servizi e risolvere eventuali criticità.

 

 

Infine, a chiudere l’incontro, particolarmente apprezzato da tutti i presenti, quasi cinquanta sono state le persone in sala tra tecnici ed allevatori, è stato il Presidente di ANACLI Malko Gallone che dopo aver ringraziato il Consigliere ANACLI del Veneto Dino Panozzo, ha espresso le sue considerazioni in merito alle tematiche affrontate specificando che il programma genetico di domani, avrà una maggiore e differenziata offerta di servizi in base alle esigenze allevatoriali. In merito all’antibiotico-resistenza, ha rimarcato come l’Italia detenga il primato dello standard sanitario più alto al mondo ed ha concluso sottolineando che nell’allevamento vacca-vitello si fa più prevenzione con specifici vaccini piuttosto che ricorrere all’uso di farmaci. “Noi di ANACLI lavoriamo, da sempre, con l’obbiettivo di fornire al consumatore un prodotto sano e sostenibile, nel rispetto del benessere animale”, conclude Gallone.

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