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Ok dell’Unione Europea a insetti commestibili

Quattro mesi dopo quella dell’ Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) è arrivata l’autorizzazione della Ue per la commercializzazione in Europa come alimento delle larve essiccate del coleottero Tenebrione mugnaio, note anche come tarme della farina.

Il “nuovo alimento” (secondo la definizione Ue) potrà essere immesso in commercio come insetto intero essiccato sotto forma di snack e come farina ingrediente in una serie di prodotti alimentari. L’autorizzazione stabilisce requisiti di etichettatura specifici per quanto riguarda l’allergenicità, visto che l’Efsa ha indicato che il consumo dell’insetto può portare a reazioni ai soggetti con allergie preesistenti a crostacei e acari della polvere. La decisione formale della Commissione europea sarà adottata nelle prossime settimane e fa parte della strategia “Farm to Fork”. Il piano d’azione Ue 2020-30 per i sistemi alimentari sostenibili identifica gli insetti come una fonte di proteine a basso impatto ambientale che possono sostenere la transizione ‘verde’ della produzione alimentare Ue. Al momento, sono undici le domande per insetti come nuove alimenti all’esame dell’Efsa.

Si tratta, sottolinea la Coldiretti, del primo via libera nell’Unione all’utilizzo alimentare umano di un insetto intero, ai sensi del regolamento (UE) 2015/2283 sui Novel Food. Secondo gli esperti il suo consumo non risulta svantaggioso dal punto di vista nutrizionale e non pone problemi di sicurezza alimentare anche se, sottolinea la Coldiretti, il Novel Food a base di Tenibrio molitor può indurre sensibilizzazione e reazioni allergiche alle proteine dell’insetto e può causare reazioni in soggetti con allergia ai crostacei e agli acari della polvere. La novità, sottolinea Coldiretti, non piace però al 54% degli italiani contrari agli insetti a tavola mentre sono indifferenti il 24%, favorevoli, il 16% e non risponde il 6%, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’. 

Ai sensi della normativa UE qualsiasi cibo che non sia stato consumato “in modo rilevante” prima del maggio 1997 è da considerarsi un nuovo alimento. La categoria comprende nuovi alimenti, alimenti da nuove fonti, nuove sostanze utilizzate nei prodotti alimentari nonché nuove modalità e tecnologie per la produzione di alimenti. Tra gli esempi: gli oli ricchi di acidi grassi omega-3 derivati dal krill come nuova fonte alimentare, gli insetti commestibili, gli steroli vegetali come nuove sostanze o le nanotecnologie come nuove modalità di produzione di alimenti.

 

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