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CNH Industrial supporta la crescita dell’industria della canapa in Nord America

Da quando la legge statunitense del 2018 denominata “Hemp Farming Act” ha legalizzato la canapa (“hemp” in inglese) come coltura primaria nazionale, un numero sempre crescente di agricoltori si è interessato a questa coltura, ai suoi benefici ambientali e ai suoi usi apparentemente illimitati. Una coltura un tempo diffusa sta tornando nelle campagne statunitensi, con il brand agricolo di CNH Industrial, New Holland Agriculture, in prima linea.a canapa ai primordi
Senza dubbio, la canapa industriale è una delle colture più versatili e sostenibili esistenti. Può essere utilizzata per produrre alimenti, fibre e olio ed è presente in una vasta gamma di prodotti commerciali e industriali. È anche una delle colture più antiche coltivate dall’uomo e ha una lunga tradizione di utilizzo in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, ad esempio, può essere fatta risalire all’epoca coloniale e ai Padri Fondatori, quando era una derrata fondamentale, utilizzata per fare di tutto, dagli abiti e alle vele, dalla carta alle corde. I derivati della canapa erano impiegati in tutti gli ambiti della vita quotidiana e il prodotto stesso era oggetto di scambi commerciali con l’Inghilterra. Nonostante il suo successo, il settore della canapa negli Stati Uniti ha iniziato a declinare nel XX secolo, quando i legislatori hanno limitato e infine vietato la coltivazione della cannabis. All’epoca, la legge non distingueva la canapa (strutturalmente e chimicamente diversa) dalle altre piante di cannabis, pertanto la canapa è pian piano scomparsa. Anche l’avvento di fibre sintetiche più economiche, sebbene spesso di qualità inferiore, ha contribuito al rapido declino del settore.rno della canapa negli Stati Uniti

Oggi è la Cina il maggiore produttore mondiale di canapa industriale, seguito da Canada e Francia. In tutto il mondo, oltre 30 paesi consentono la produzione di canapa. In generale, a livello mondiale le prospettive per il settore della canapa sono positive e via via aumenta la consapevolezza della versatilità di questa coltura.

Con la legalizzazione della canapa industriale negli Stati Uniti, questa pianta rappresenta ancora una volta una grande opportunità per molti agricoltori. Secondo la Farm Service Agency dell’USDA, la superficie coltivata a canapa è cresciuta rapidamente tra il 2018 e il 2019, con 146.065 acri seminati nel 2019. A mano a mano che il quadro normativo si stabilizza, si prevede che il settore della canapa statunitense crescerà a un ritmo costante. Per gli agricoltori la canapa potrebbe costituire un flusso di entrate alternativo o supplementare.

Tuttavia non mancano le difficoltà, visto che negli Stati Uniti questa coltura non è stata più seminata e lavorata per decenni. Molti agricoltori americani non hanno familiarità con la coltivazione della canapa e anche le infrastrutture di mercato sono ancora in via di sviluppo. Inoltre, sussistono idee preconcette su cosa sia la canapa; la più comune tra queste sostiene che la canapa industriale sia la medesima pianta della marijuana, il che non è esatto. Sono entrambe piante di cannabis, ma la canapa industriale ha un basso livello di tetraidrocannabinolo (THC) e pertanto non è considerata una sostanza stupefacente. Sotto questo aspetto, una buona informazione è fondamentale.

L’impegno di CNH Industrial nei confronti dei clienti va ben oltre la semplice costruzione di macchinari. L’Azienda e i suoi marchi prendono spesso l’iniziativa per consentire ai propri clienti di partecipare a un mondo di nuove opportunità.

Il brand di CNH Industrial, New Holland Agriculture, mira a far progredire il settore della canapa fornendo formazione e leadership di pensiero a chiunque stia considerando di entrare a far parte di questo settore. All’inizio di quest’anno, New Holland ha creato una partnership con la National Hemp Association, il principale gruppo di sostegno super partes nordamericano della canapa, con sede a Washington D.C., al fine di accelerare il ritorno della canapa come coltura primaria nelle aree coltivate di tutto il Nord America, con lo slogan “Pushing Progress Together.”

L’obiettivo dell’alleanza è quello di affrontare la più grande sfida del settore, ovvero l’assenza di attrezzature per la raccolta e la decorticazione su scala commerciale in grado di far combaciare la domanda del prodotto con la capacità delle aziende agricole produttrici. Per iniziare a gettare le basi di una filiera della canapa nordamericana integrata, l’alleanza invita altri partner, società ed enti ad aderire al patto denominato “Hemp Pledge” impegnandosi ad acquistare canapa coltivata e trasformata negli Stati Uniti da agricoltori statunitensi.

“Vediamo questa partnership esclusiva come un modo per invitare i principali informatori e sostenitori della canapa a livello nazionale a eventi in cui possano rispondere alle questioni che più preoccupano le aziende agricole, di produzione e di trasformazione, nonché il pubblico in generale», afferma Brett Davis, Vice President, New Holland Agriculture, North America. «Questo inoltre darà a New Holland l’opportunità di ascoltare la nostra rete di concessionari, i nostri clienti e gli oltre 115.000 agricoltori che si rivolgono a New Holland per reperire soluzioni per la catena di approvvigionamento”.
 La formazione e la ricerca rimangono strumenti essenziali perché la reintroduzione della canapa vada a buon fine. Quale tipo di semi di canapa è più indicato in base alla regione? Una specifica attività agricola dovrebbe concentrarsi sulla fibra, sui semi o sulla produzione di altre materie prime? La canapa andrebbe aggiunta alla rotazione delle colture? Quali sono le migliori prassi di coltivazione e raccolta al fine di ottenere la migliore qualità delle fibre? In che modo la canapa può ridurre l’impronta di carbonio della propria attività? Come si può facilmente capire, gli agricoltori e gli imprenditori che stanno iniziando a lavorare nel settore della canapa devono considerare molti aspetti diversi e fare affidamento sulla ricerca. 

Secondo Tyler Mills, Head of Specialty Business di New Holland, “un intero settore sta partendo da zero. Collaboriamo con ricercatori universitari, enti e aziende agricole per sviluppare le migliori soluzioni di macchine e attrezzature per la semina e la raccolta. Inoltre promuoviamo l’uso e la lavorazione della canapa nazionale da parte delle aziende del settore manifatturiero e dei beni di consumo”.

Tra l’altro New Holland ha seminato quattro varietà di canapa industriale per scopi didattici e di test su un totale di 15 acri nel suo sito produttivo di New Holland, in Pennsylvania. 

Jon Hundley, Marketing Manager Hay and Forage and Hemp di New Holland, ha commentato: “Il campo di prova ci permetterà di saperne di più sull’intero ciclo colturale dalla semina alla raccolta, acquisendo al contempo importanti dati sulla coltura e sul suolo. Questa rappresenta un’opportunità unica per rimanere all’avanguardia nel settore emergente della canapa industriale, consentendoci di riunire esperti e clienti per confrontarci sulle migliori pratiche e attrezzature e sugli sviluppi del mercato. Il nostro obiettivo è fornire ai nostri clienti l’accesso a risorse e conoscenze”. Per CNH Industrial e i suoi marchi la sostenibilità è profondamente radicata nella quotidianità. Si estende a tutte le aree di attività, dai dipendenti ai fornitori, dai clienti fino alle comunità locali. CNH Industrial è impegnata nella costruzione di un futuro migliore ed è quindi attivamente coinvolta nella salvaguardia ambientale e nella prevenzione dei mutamenti climatici, promuovendo pratiche e colture agricole più sostenibili. 

Gli impieghi apparentemente illimitati della canapa per prodotti commerciali e industriali, abbinati al suo carattere sostenibile e rinnovabile, la rendono davvero unica. Per gli agricoltori, la canapa offre molteplici vantaggi: necessita di meno acqua rispetto a una coltura tradizionale ed è più resistente ai parassiti e alle malattie, il che significa ridurre o azzerare i pesticidi. Inoltre, restituisce sostanze nutritive al suolo così da mantenere i terreni agricoli più sani più a lungo. Infine, la canapa può essere coltivata con diversi climi e tipi di terreno e promette rese elevate anche in piccoli appezzamenti. Praticamente ogni parte della pianta – il fusto, le foglie e i semi – può avere svariati utilizzi, dai prodotti da costruzione ai biocarburanti e ai tessuti, dagli alimenti alle materie plastiche e alle vernici. Esistono migliaia di prodotti che possono essere realizzati in tutto o in parte con la canapa. Il fatto che sia biodegradabile e in grado di ridurre l’impronta di carbonio la rende poi attraente per le tante industrie che cercano di fare la differenza per quanto riguarda il mutamento climatico. 

Secondo Jon Hundley, “l’obiettivo finale di molte aziende e organizzazioni è concentrarsi sulla sostenibilità e avere un’impronta di carbonio neutra. E la canapa, essendo una delle colture più sostenibili, ci offre nuove opportunità per raggiungere questo obiettivo e tutelare il nostro ambiente. Alcune industrie, come quella automobilistica, stanno già integrando la canapa in una certa misura nei loro prodotti. In futuro questo succederà anche in molti altri settori”.

CNH Industrial sostiene la canapa industriale come coltura che può consentire agli agricoltori di realizzare un’attività più sostenibile, in grado di ridurre l’impatto dell’agricoltura sui cambiamenti climatici per un avvenire migliore. 

 

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