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Sbloccato il Canale di Suez, salvo l’export in Cina

Canale di Suez liberato dalla Ever Given. A comunicarlo è stata l’Autorità stessa del Canale, l’alta marea legata al plenilunio e l’arrivo di due barche da traino da 400 tonnellate di potenza (tra cui l’italiano Carlo Magno) hanno spostato la nave che ora è in rotta verso i laghi al centro del canale.Dopo sei giorni di lavori incessanti, l’Ever Given riprende la navigazione. Ora la portacontainer da 220mila tonnellate che ha bloccato una delle principali vie d’acqua commerciali del mondo dovrebbe essere diretta a nord verso i Laghi Amari per essere sottoposta a ulteriori controlli. La nave panamense naviga con ipropri motori a una velocità di 1,5 nodi.

Lo sblocco il canale di Suez salva le esportazioni Made in Italy in Asia dove si è registrato un balzo record del 41% in Cina nel 2021 che rappresenta un segnale di speranza per l’uscita dalla crisi Covid. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Istat relativi al primo bimestre dell’anno in riferimento alle operazioni che hanno disincagliato la nave portacontainer Ever Given con la prossima riapertura dello stretto dove ogni anno passa oltre 1/3 dell’import-export marittimo dell’Italia secondo l’Ispi.

La riapertura del passaggio navale aiuta la ripresa delle spedizioni Made in Italy verso Pechino in tutti i settori più significativi, evidenzia Coldiretti,  dall’abbigliamento all’alimentare fino alle automobili. Possono così riprendere il loro viaggio tutti i principali prodotti nazionali confezionati, dal vino all’olio extravergine, trasportati via nave in Asia. La ripartenza del canale di Suez è strategica per l’intero mercato mondiale delle materie prime agricole già in tensione per effetto della pandemia con i prezzi che hanno raggiunto a livello mondiale il massimo da quasi sette anni trainati dalle quotazioni in aumento per zucchero, oli vegetali, cereali, latte e carne, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Fao a febbraio 2021. 

In uno scenario di riduzione degli scambi commerciali, accaparramenti, speculazioni e incertezza a causa della pandemia da Covid,continua la Coldiretti, la riapertura del canale di Suez è vitale anche per gli effetti sui prezzi dei carburanti soprattutto in un Paese come l’Italia dove l’85% dei trasporti commerciali avviene per strada con un effetto valanga sulla spesa per l’aumento dei costi di trasporto oltre che di quelli di produzione, trasformazione e conservazione. A subire gli effetti del balzo dei prezzi dei carburanti è l’intero sistema agroalimentare dove la spesa per la logistica arriva ad incidere fino dal 30 al 35% sul totale dei costi per frutta e verdura secondo una analisi della Coldiretti su dati Ismea.

 

 

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