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Cinghiali e piccioni senza sosta sui campi indifesi

Ancora cinghiali. Ormai non si contano più le incursioni quotidiane che i cinghiali mettono a segno sul territorio. Semine, foraggi, frutta, ortaggi, vigneti e una vera e propria minaccia per gli animali della fattoria: nelle campagne ci sono più selvatici che lavoratori agricoli, una situazione drammatica e Coldiretti Alessandria torna a lanciare l’allarme sulla necessità di difendere le forniture alimentari del Paese ma anche la sicurezza e la salute dei cittadini. “I contadini  non solo devonor fare i conti con l’emergenza sanitaria – sottolinea Coldiretti Marche – ma anche con il montare incontrollato di una problematica già cronica. I danni a causa del proliferare incontrollato della fauna selvatica, con i quali gli agricoltori fanno i conti da anni, sono aumentati perché l’emergenza sanitaria ha mandato in quarantena anche la filiera dei controlli con gli Atc chiusi e le squadre di selezionatori ferme”. Anche se rappresentano il 75% dei danni in agricoltura, non si parla solo di cinghiali ma di tutta la fauna selvatica. In periodo di semine gli attacchi sono frequenti anche da parte di piccioni e altri volatili che rappresentano, secondo un’analisi Coldiretti Marche su dati del Report faunistico della Regione Marche, oltre il 10% dei danni. Gli ultimi dati parlano di oltre 3,4 milioni spesi in un quinquennio per gli indennizzi agli agricoltori: quasi il 59% di questi hanno riguardato i campi coltivati a cereali.

“I selvatici – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – hanno preso possesso del territorio, nessuna differenza tra paesi, grandi città e aree coltivate. In pericolo non ci sono solo le produzioni agricole necessarie per soddisfare la domanda alimentare dei cittadini ma anche la sicurezza delle persone che in alcuni territori sono assediate fin sull’uscio di casa, senza dimenticare gli incidenti stradali e i pericoli per i mezzi di soccorso”.

Secondo l’indagine Coldiretti/Ixè otto italiani su 10 (81%) pensano che l’emergenza cinghiali vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il numero.  Il 69% degli italiani ritiene che siano troppo numerosi mentre c’è addirittura un 58% che li considera una vera e propria minaccia per la popolazione, oltre che un serio problema per le coltivazioni e per l’equilibrio ambientale come pensa il 75% degli intervistati che si sono formati un’opinione. Il risultato è che oltre sei italiani su 10 (62%) ne hanno una reale paura e quasi la metà (48%) non andrebbe ad abitare in zone “infestate” dai cinghiali.

 

 

 

 

 

 

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