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Boom per “Gran Piemonte”, arrivano 300mila quintali di frumento tenero

Gran Piemonte è realtà con l’arrivo a 300 mila quintali di frumento tenero, ovvero circa 5 mila ettari seminati. E’ quanto afferma Coldiretti Piemonte che, con il Consorzio Agrario del Nord Ovest, ha lanciato questo progetto di filiera, nello scorso mese di agosto, con l’obiettivo di rilanciare il comparto del frumento tenero piemontese.

 Il Piemonte è particolarmente vocato alla produzione di frumento tenero con una superficie di circa 84 mila ettari tra tutte le province, da quella di Alessandria con oltre 34 mila ettari e più di 2 milioni di quintali di produzione a quella di Torino con 19500 ettari e più di 1 milioni di quintali, da Cuneo con 17 mila ettari e 934 mila quintali ad Asti con oltre 9 mila ettari e 540 mila quintali fino alle province del Piemonte orientale con 4 mila ettari e 240 mila quintali.

Con il progetto di filiera Gran Piemonte per la prima Volta, spiega la Coldiretti, la miscela di diversi grani si realizzerà già sul campo, la semente sarà certificata in sacchi griffati Filiera Gran Piemonte’. Le borse merci di riferimento saranno quelle di Milano e Torino. Il pagamento all’imprenditore agricolo avverrà il 15 di settembre.

“Abbiamo voluto scommettere su questa progettualità innovativa e, grazie alle imprese che ci hanno creduto, ora possiamo concretamente vedere il frumento seminato nei campi di tutte le province piemontesi che durante l’inverno verrà curato in varie fasi fino poi ad arrivare alla trebbiatura – spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte  e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. Diventerà l’ingrediente fondamentale di ottimi lievitati, di pane e di prodotti da forno veramente 100% Made in Piemonte e preparati da agroindustrie nazionali del settore dolciario. Ancor più in questo momento storico in cui la pandemia ha fatto emergere una consapevolezza diffusa sul valore strategico rappresentato dal cibo e sulle necessarie garanzie di qualità e sicurezza, è necessario investire sui progetti di filiera che garantiscono la tracciabilità ai consumatori e una prospettiva di reddito alle imprese”.

 

 

 

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