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Il gelo fa strage di frutta e verdura

Il brusco calo delle temperature notevolmente sotto lo zero nella notte tra il 23 ed il 24 marzo, per una massa d’aria gelida proveniente dalla Russia, ha provocato danni ingenti in molte zone agricole d’Italia. L’improvviso abbassamento delle temperature che sono scese anche di molti gradi sotto lo zero per oltre 10 ore ha provocato gelate estese nei campi coltivati da Nord a Sud della Paese con pesanti danni a frutta e verdura, in grande anticipo per effetto di un inverno bollente.

Danni notevoli in Emilia Romagna, in particolare nel ravennate, ma anche a Bologna, Modena, Ferrara, Piacenza (nella zona frutticola di Monticelli d’Ongina). A Ravenna è stata azzerata la produzione di albicocche e susine della prima collina; male anche per pesche, nettarine, kiwi. A Ferrara in particolare le albicocche hanno sofferto molto e già in queste prime ore non è azzardato ipotizzare un danno quantificabile nel 90%; notevoli danni pure per susine e ciliegie, mentre i problemi dovrebbero essere inferiori, ma pur sempre considerevoli, per quanto riguarda le pesche. A Bologna e nel piacentino a Monticelli d’Ongina segnalazioni di danni per alberi di pesche, susine e kiwi.
In Lombardia le segnalazioni arrivano soprattutto dall’Oltrepò Pavese per i vigneti. Situazione critica poi nelle zone interne d’Italia e lungo la costa abruzzese dove sono stati colpiti frutteti e vigneti soprattutto di uva bianca precoce. In Puglia, in provincia di Taranto e Bari, si registrano danni soprattutto ai vigneti da tavola per circa il 50% della produzione; indicazioni anche per i ciliegi.
Alcuni alberi di pesco, albicocco e mandorlo hanno addirittura già i frutticini, ciliegi e susini sono in fiore e tra i filari di pere, mele e kiwi ci sono le gemme pronte che sono state intrappolate dal ghiaccio e bruciate dal freddo mentre nei campi gravi danni si contano per le primizie di stagione dai carciofi agli asparagi, dalle bietole alle cicorie fino ai piselli.

 

 

 

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