Mercati

Mercato nazionale dei suini

Secondo gli Indici Crefis ad inizio 2022, la situazione di incertezza legata alla pandemia da Covid-19 e i recenti casi di peste suina africana riscontrati in un numero limitato di cinghiali in Piemonte e Liguria, hanno portato ad un calo dei prezzi dei suini da macello. Se da un lato la PSA sembra confinata in una parte relativamente limitata di queste due regioni, e quindi sembra causare effetti per il momento blandi sul mercato, dall’altro il calo dei consumi dovuto alla pandemia risulta, a detta degli operatori, più preoccupante.

In gennaio Il prezzo medio mensile dei suini da macello destinati al circuito tutelato è stato pari a 1,573 euro/kg per gli animali di peso 160-176 kg, con un calo del -4,4% rispetto al mese precedente; per quelli di peso 144-152 kg e 152- 160 kg le quotazioni sono state pari rispettivamente di 1,483 euro/kg e di 1,513 euro/kg, valori in ribasso rispettiva- mente del -4,6% e -4,7%. Le variazioni tendenziali restano ampiamente positive con valori superiori al +26%.

Nell’ultimo mese sono diminuiti anche i prezzi dei suini da macello destinati al circuito non tutelato, con il dato medio mensile degli animali di peso 160-176 kg pari a 1,433 euro/kg (-5,1% su base mensile), mentre per quelli di peso 90-115 kg il valore è stato di 1,287 euro/kg (-5,4%). Anche in questo caso, le variazioni tendenziali sono risultate positive per tutte le tipologie di peso considerate, con valori tra il +26% e il +31%.

Si segnala che per quanto riguarda la CUN suini da macello, nell’ultima setti- mana del mese i prezzi sono stati definiti come range di prezzo.

Un ulteriore aumento delle quotazioni ha interessato, invece, i suini da allevamento, grazie ad un mercato percepito positivo dagli operatori, ed alla diminuzione delle macellazioni verificatasi nelle scorse settimane, a causa delle incertezze legate alla pandemia ed al non formulato fatto registrare da questa Commissione nella terza settimana del mese. Gli animali di 7 kg che hanno visto salire il loro prezzo a 53,583 euro/capo (+18,0% rispetto a dicembre), mentre quello dei suini di 30 kg ha raggiunto i 2,752 euro/ kg (+22,7%). Positive le variazioni tendenziali con valori del +20,3% per entrambi i prodotti.

Si segnala che per quanto riguarda la CUN suini da allevamento, nella prima settimana del mese i prezzi sono stati definiti dal comitato dei Garanti, mentre in quella successiva le quotazioni non sono state formulate.

Nell’ultimo mese il mercato delle scrofe da macello è diminuito, a causa della minor richiesta di questo tipo di carne da parte dei mercati, unita al fatto che i prezzi dei prodotti esteri sono diminuiti rendendole quindi più concorrenziali. Inoltre, i recenti casi di PSA hanno reso più difficile l’esportazione di alcuni pro- dotti lavorati, in particolare verso mercati quali il Giappone, con conseguente ricaduta sui prezzi delle scrofe nazionali.
Il prezzo medio mensile di gennaio è sceso del -8,4%, per un valore di 0,439 euro/kg. Rispetto allo scorso anno l’attuale valore risulta superiore del +5,7%.

  • Da segnalare che per questa Commis- sione, anche in gennaio si sono riscontra- te numerose tensioni durante le riunioni. Infatti, nella prima settimana la Commis- sione non si è riunita per festività, men- tre nella seduta successiva il prezzo è stato definito dal Comitato dei Garanti. Nell’ultima settimana le quotazioni non sono state formulate, a seguito del falli- mento delle trattative del Comitato dei Garanti, che era stato chiamato in causa data la mancanza del numero minimo dei Commissari di parte venditrice. (r.a.)

 

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