Agrivoltaico: entro il 2026 attesa una produzione di 1.300 gigawattora annui, riducendo di 0,8 milioni di tonnellate le emissioni di co2
Il 2023 è l’anno di svolta per l’agrovoltaico: il decreto attuativo che ha finalmente sbloccato 1,1 miliardi di euro di fondi del Pnrr fissa un obiettivo ben chiaro: installare entro il 2026 impianti per 1,04 gigawatt, con una produzione attesa di circa 1.300 gigawattora annui.
L’obiettivo è quello di ridurre i costi di approvvigionamento energetico del settore agricolo, che oggi superano il 20% dei costi aziendali, e migliorarne le prestazioni climatiche ed ambientali, con una diminuzione potenziale di 0,8 milioni di tonnellate di CO2.
“È la strada ideale per decarbonizzare senza perdere suolo agricolo: grazie ad impianti elevati da terra è infatti possibile ospitare sotto di essi un’agricoltura estensiva e meccanizzata —e perfino attività agropastorali— aumentando le rese” sottolineano gli agronomi di GAYA SRL, società che ora è impegnata a realizzare in Emilia-Romagna un impianto agrivoltaico di circa 10MWp su 15 ettari.
“La produzione si attesterà intorno ai 13GWh all’anno, consentendo mancate emissioni per 5,5kTon di CO2 ogni anno, compensando quindi l’inquinamento prodotto da circa 4.000 automobili, pari all’effetto benefico della piantumazione di circa 560.000 alberi” sottolinea Carolina Franceschini,CEO di GAYA SRL.
Il nuovo progetto —realizzato in partnership con la piattaforma Ener2Crowd.com— si propone di coinvolgere anche le comunità locali, chiedendo un finanziamento minimo di 200.000 euro per le prime fasi di sviluppo necessarie alla costruzione e installazione dell’impianto agrivoltaico, il cui costo totale è stimato in circa 8 milioni di euro.
Il rendimento è del 7,5% annuo, con una durata di 18 mesi ed ammortamento “bullet” a rate trimestrali. Ed è inoltre previsto un rendimento addizionale dello 0,5% per chi investe entro i primi 7 giorni dall’apertura della raccolta (“Fast Ticket”) ed un ulteriore 0,1% per chi si iscrive al “Prebooking”.
Secondo studi elaborati dall’Università di Piacenza, con l’agrivoltaico le colture di mais crescono di un +4,3% rispetto al campo aperto, mentre la soia, l’indivia, il cavolo, il pomodoro ed il grano registrano un +10%. Insalata e filari di vite registrano crescite ancora più rilevanti, tra il +15% ed il +30%.