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Xylella rischia di causare danni per oltre 5 miliardi


Se la Xylella fastidiosa, il batterio responsabile del disseccamento rapido degli ulivi in Puglia, si propagasse in Europa potrebbe portare danni alle produzioni da oltre 5 miliardi di euro, mettendo a rischio quasi 300mila posti di lavoro nell’Ue. E’ quanto emerge dalla lista degli organismi nocivi prioritari dell’Ue, curata dal Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione europea e dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa).
Dall’elenco risulta che la Xylella fastidiosa è il patogeno vegetale dall’impatto potenziale maggiore in termini economici, ambientali e sociali in Europa, in cima alla lista Ue dei venti patogeni ‘osservati speciali’ da parte dei paesi membri.
Per questo per la Coldiretti occorre agire con tempestività per attivare tutte le misure necessarie ad evitare l’estendersi della contaminazione che avanza al ritmo di 2 chilometri al mese e dopo aver devastato gli ulivi del Salento minaccia la maggior parte del territorio Ue dove sono stati individuati altri casi di malattia, dalla Francia alla Spagna, dalla Germania al Portogallo. Gli errori, le incertezze e gli scaricabarile che hanno favorito l’avanzare del contagio della Xylella hanno già provocato in Puglia secondo la Coldiretti danni per 1,6 miliardi di euro con effetti disastrosi sul piano ambientale, economico ed occupazionale.
“Per contrastare la Xylella nella Piana degli olivi monumentali non abbiamo altro d
a fare se non la lotta al vettore attraverso il controllo delle infestanti e l’eliminazione delle piante infette – ha dichiarato Franco Nigro, docente dell’Università di Bari –. Dalla ricerca si pretende la risposta risolutiva, senza considerare quanto ha fatto la ricerca in appena sei anni sul rapporto fra pianta, patogeno e vettore e riguardo agli aspetti epidemiologici. Manca la risposta risolutiva per il contenimento del batterio, ma considerando il lavoro compiuto in alcuni decenni dalla ricerca americana, è già tanto che in breve tempo siano state individuate due varietà resistenti. Di fronte alla morte certa degli olivi, non c’è alternativa all’innesto con varietà resistenti. Incerto è anche il monitoraggio, che cerca oggi il sintomo dell’infezione, mentre il tempo di incubazione del batterio è di 12-18 mesi!”.
Secondo le nuove regole sulla protezione contro gli organismi nocivi per le piante, che entreranno in vigore a partire dal 13 dicembre, i paesi membri dovranno presentare un’indagine annuale ed elaborare piani che individuano precise responsabilità e misure da adottare per ognuno dei 20 organismi nocivi prioritari in grado di entrare e insediarsi nel territorio nazionale. L’elenco preparato da Ccr e Efsa si basa su un indice sintetico unico al mondo, che tiene in considerazione le perdite potenziali in termini di resa e qualità dei raccolti e dei costi delle misure di controllo. Ma comprende anche i danni nelle aree urbane (ad esempio alberi sulle strade o in città), ecosistemi forestali, effetti sui prezzi dei prodotti agricoli sui mercati nazionali ed internazionali e la probabilità di restrizioni imposte dai partner commerciali.
Dopo la Xylella, al secondo posto figura il coleottero giapponese, specie rinvenuta anche in Italia nel 2014. “La lista degli organismi da quarantena prioritari – spiega Sara Tramontini dell’Efsa – è uno strumento per favorire la preparazione e la reazione rapida degli stati membri in caso di emergenza, con sforzi aggiuntivi a livello nazionale verso un numero limitato di specie, quelle appunto dette prioritarie”.

 

 

 

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