Filiere

Venduta per quasi 2 milioni una bottiglia di whisky

I collezionisti di tutto il mondo hanno partecipato all’asta di Sotheby’s dedicata ai whisky rari. La vendita ha registrato il 100% del venduto e un nuovo grande record.
Un’eccezionale bottiglia di whisky di Macallan Fine & Rare 60-year-old 1926, contenente whisky dal numero di botte 263, era uno degli highlight dell’asta The Ultimate Whisky Collection, che si è tenuta il 24 ottobre da Sotheby’s a Londra. La bottiglia ha stabilito il suo record personale, con una quotazione iniziale di 400 – 500 mila euro, il colpo di martello finale ha invece portato le offerte a fermarsi a 1.9 milioni di dollari, circa 1 milione e 700 mila euro. In questa occasione Sotheby’s ha presentato la sua prima vendita di alcolici per singolo proprietario e il catalogo di whisky più completo mai offerto all’asta. E’ stata messa in vendita all’asta la più preziosa collezione di whisky di sempre, tra quelle in mano a un singolo proprietario ed è composta da 394 lotti, che comprendono 467 bottiglie e 9 botti. Il whisky Macallan ha rappresentato circa la metà dei lotti. Le bottiglie in vendita ripercorrono 70 anni di produzione di whisky. La casa d’aste ha scritto che si tratta delle più completa collezione delle serie “Fine e rare di Macallan” mai venduta in un’asta.

Tra le oltre 460 bottiglie in asta ha avuto un grande ruolo anche una Bowmore 54 year old 42.1 ABV 1957, la numero 1 delle sole 12 bottiglie prodotte. La bellissima bottiglia di vetro soffiato a mano da un artista del vetro scozzese, che rappresenta un’onda che s’infrange sull’isola di Islay è stata venduta per 466.000 dollari (420.000 euro). Curiosa poi una scatola di legno su misura contenente 46 bottiglie in miniatura di Macallan. Una collezione che va dal 1937 al 1991, venduta per  435.000 dollari (circa 400 mila euro), sei volte oltre il prezzo stimato.
Jamie Ritchie, chairman di Sotheby’s Wine, ha detto che questa “rivoluzionaria vendita ricorda le prime aste di vino che Sotheby’s tenne a New York nel 1994 e Hong Kong nel 2009 e crediamo che verrà considerato un momento altrettanto simile nel mercato degli alcolici”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Condividi