Mercati

Prezzi settore avicunicolo in ottobre

Nel mese di ottobre i prezzi a peso vivo di galline e tacchini sono rimasti stabili rispetto al mese precedente, mentre sono diminuite le quotazioni dei polli. Questo quanto rilevato da CREFIS. Nell’ultimo mese il prezzo medio dei polli vivi allevati a terra è stato pari a 1,112 euro/kg sulla piazza di Forlì-Cesena, in calo del 5,8% rispetto al mese precedente; medesimo andamento anche  per quelli quotati a Milano e a Verona, con valori rispettivamente pari a  1,098 €/kg (-5,3%) e a 1,095 €/kg (-6.4%). Le variazioni tendenziali sono risultate negative per Forlì-Cesena (-0,7) e Verona (-3,9), mentre si registrata una variazione positiva per Milano pari al +1,0%.

In ottobre i prezzi delle galline a peso vivo sono rimasti stabili su tutte le piazze considerate e pari a 0,300 €/kg a Forlì-Cesena e Verona e a 0,340 €/kg a Milano. Le variazioni tendenziali sono risultate positive a Milano (+3,0%) e negative sulle altre due piazze (-6,2 per entrambe). Anche le quotazioni dei tacchini sono rimaste stabili per e tre le borse merci di riferimento: A Forlì-Cesena il prezzo medio mensile è stato confermato pari a 1,600 €/kg, mentre a Milano e Verona i valori sono stati rispettivamente pari a 1,570 e 1,590 €/kg. Positivo l’andamento tendenziale per tutte e tre le piazze considerate: +13,5% per Forlì-Cesena, +10,4% per Milano e +11,8% per Verona.

Prezzo ancora in aumento, a livello mensile, per tutte le categorie e tutte le piazze del comparto uova, con le quotazioni che hanno raggiunto i valori più elevati dall’inizio dell’anno.

Per i conigli a peso vivo la Cun ha quotato i leggeri a 2,494 €/kg, in aumento del 20,0% rispetto a settembre, mentre il prezzo degli animali pesanti è stato pari a 2,554 €/kg (+19,5%). Positive anche le vaiazioni tendenziali pari al +8,1% per i conigli leggeri e al +7,9% per quelli pesanti.

Nel periodo gennaio-luglio il commercio estero dell’Italia ha complessivamente realizzato un saldo finale di +85,5 milioni di euro per gli avicoli vivi e le carni avicole, di +4,7 milioni per il comparto uova e di meno 5,2 milioni di euro per i cunicoli vivi e le carni cunicole.

 

 

 

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