Mercati

Mercato cereali luglio 2024

Crefis informa che in giugno i prezzi del mais e della soia nazionale sono cresciuti rispetto al mese precedente, mentre un calo ha interessa- to le quotazioni dell’orzo, della soia sui mercati esteri e del mais USA.

Nell’ultimo mese, a Milano il prezzo del mais nazionale contratto 103 è salito a 233,8 euro/t, in aumento del +2,4% ri- spetto al mese precedente, così come quello del prodotto nazionale con caratteristiche che si è fermato a 237,8 euro/t (+2,4%). In rialzo anche la quota- zione del mais di provenienza comunitaria (+1,0%), scambiato a 240,8 euro/t, così come il prezzo del mais francese che è salito a 220,1 euro/t (+0,4%). In calo, invece, i prezzi del mais sul mercato ame- ricano, con un dato medio mensile di 161,5 euro/t (-1,6%). Gli attuali livelli di prezzo si confermano al di sotto dei livelli di giugno 2023, con variazioni tra il -6% e il -31%.

Nell’ultimo mese sono cresciuti anche i prezzi della soia nazionale quotata a Milano, che ha raggiunto i 490,8 euro/t (+0,7% rispetto a maggio), mentre un calo congiunturale del -1,3% ha interessato il prezzo della soia estera che è stata scambiata a 478,8 euro/t. In ribasso an- che i prezzi della soia brasiliana (-1,5%) e di quella USA (-3,0%), scambiate rispettivamente a 385,8 euro/t e 383,1 euro/t. Scende a 445,9 euro/t il prezzo della soia CIF Rotterdam (-1,7% rispetto al mese precedente). Le variazioni tendenziali sono risultate negative sui mercati esteri (-4,9% per il Brasile, -18,3% per la soia CIF Rotterdam e -17,9% per gli USA) e per la soia estera scambiata a Milano (-1,0%), mentre una variazione tendenziale positiva (+5,3%) è stata registrata per la soia nazionale.

Nell’ultimo mese, sul mercato nazionale, il prezzo dell’orzo di provenienza comunitaria scambiato a Milano è sceso a 211,0 euro/t (-5,5%), così come un calo ha interessato il prezzo del prodotto di provenienza nazionale (-11,5%), scambia- to a 185,5 euro/t. In diminuzione anche i prezzi dell’orzo francese (-7,0% rispetto al mese precedente), che ha raggiunto i 199,5 euro/t, e dell’orzo del Mar Nero (- 6,7%), sceso a 170,4 euro/t. Le variazioni tendenziali sono risultate tutte negative con valori dal -2% al -15%.  

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