Melone Mantovano Igp: nel 2022 raccolto di qualità e buoni livelli dei prezzi. Il caldo ha aiutato i consumi
C’è una sostanziale soddisfazione nel bilancio che il Consorzio del Melone Mantovano Igp fa della campagna 2022. A tracciare un quadro della stagione è il presidente Mauro Aguzzi, che spiega: “Sul fronte produttivo, abbiamo fatto tesoro di quanto avvenuto nel 2021, quando è stata registrata una sovrabbondanza di prodotto che ha determinato un eccessivo abbassamento dei prezzi. Abbiamo infatti programmato, già alla vigilia della nuova stagione, una riduzione degli ettari. Il risultato, ampiamente atteso, ha visto quindi una produzione inferiore di circa 1.000 tonnellate rispetto allo scorso anno. I quantitativi commercializzati, complessivamente, ammontano a 8.500 – 9.000 tonnellate”.
La nota positiva della campagna 2022 è la tenuta dei prezzi, a fronte però anche degli aumenti dei costi di produzione. Aggiunge infatti Aguzzi: “Il livello dei listini è sempre stato piuttosto soddisfacente, con punte davvero notevoli a inizio stagione, in particolare nel mese di maggio. Anche altri areali di produzione, del resto, hanno seguito la nostra politica di riduzione dei quantitativi e ci siamo quindi trovati con una buona domanda iniziale, a fronte di un giusto livello di offerta”
Nel corso della stagione i prezzi si sono sempre mantenuti su buoni livelli. Dall’altra parte, l’aumento dei costi di produzione è stato estremamente elevato, nell’ordine di oltre il 30-35%. “In gran parte questo plus è stato assorbito internamente, ma ovviamente è stato anche necessario sostenere i listini rispetto allo scorso anno” conclude Aguzzi.
Anche il grande caldo dell’estate è stato un fattore importante: le alte temperature hanno inciso solo marginalmente sulla produttività delle piante e anzi, sono state funzionali a livello agronomico per produrre meloni di alta qualità e per mantenere una maggiore sanità a livello vegetativo. “Dal punto di vista commerciale, – commenta Aguzzi – il meteo ha aiutato ovviamente più le angurie, ma anche i meloni ne hanno risentito positivamente. Anzi, non ci sono stati quei problemi di accavallamento di prodotto che si sono registrati in passato”.
La campagna di comunicazione ha prodotto i suoi frutti, e ci sono già piani per il 2023. “Il 2022 ha segnato anche l’esordio del nostro nuovo spot televisivo, che ha richiesto un forte investimento e abbiamo diffuso sulle principali reti televisive nazionali. Siamo intenzionati a riproporlo con molti più passaggi nell’estate nel prossimo anno, anche perché racconta in pochi secondi non solo la qualità dei nostri meloni, ma anche il valore e la bellezza del territorio da cui nascono”.
Sempre sul fronte comunicativo, il Consorzio quest’anno ha aderito al format di “Spettacoli alla frutta”, road show itinerante promossa da 17 aziende leader del settore ortofrutta, che per tutta l’estate ha animato ben 14 centri italiani, con l’obiettivo di promuovere la cultura del mangiare in modo salutare. Si è trattato di un’esperienza immersiva attraverso cui il pubblico è stato coinvolto e stimolato ad apprezzare e riconoscere come la frutta di stagione sia parte fondamentale della cultura alimentare mediterranea.
Anche le attività digital sui profili Facebook e Instagram del Consorzio hanno dato un decisivo slancio alla comunicazione, con campagne di promozione e pubblicità sempre più importanti e con un particolare focus sul pubblico del Sud Italia: la community del Melone Mantovano IGP è infatti cresciuta di oltre 5.000 fan, così come le interazioni, più che raddoppiate rispetto al 2021. Il coinvolgimento di alcuni influencer, legati sia al mondo food ma anche a quello dei viaggi e del lifestyle, ha infine potenziato la reputazione già solida del marchio: i contenuti dei creator hanno raccontato alle proprie community un’eccellenza tutta italiana che sa essere versatile e adatta per qualsiasi contesto di vita quotidiana. D’altronde, riprendendo lo slogan del nuovo spot, “Il Melone Mantovano IGP è il nome della dolcezza”.
Consorzio di Valorizzazione e Tutela del Melone Mantovano IGP
Nato nel 2005 con l’intento di valorizzare il tradizionale prodotto del territorio mantovano, ottiene il riconoscimento Mipaf (Ministero delle Politiche Agricole e Forestali) come “Consorzio di Valorizzazione e Tutela” con decreto del 13 ottobre 2014 per il rispetto dei requisiti di rappresentatività. Oggi tutela e promuove il primo e unico melone IGP in Italia, coltivato in un’areale che si estende su oltre 1.000 ettari di terreno. Attualmente al Consorzio di Valorizzazione e Tutela del Melone Mantovano IGP aderiscono 10 produttori e sono altri 20 quelli inseriti nel registro dei controlli IGP in aree circoscritte tra le provincie di Cremona, Mantova, Ferrara, Bologna e Modena, in terreni dalle caratteristiche pedologiche similari. In particolare, l’areale produttivo è vocato alla coltivazione di meloni di qualità unica grazie alla morfologia pianeggiante di origine fluviale, con il Mincio, l’Oglio e il Po che lo rendono molto fertile. Infine, il clima caratterizzato da inverni freddi ed estati calde e afose, con piovosità e temperature medie, permette la coltivazione del melone anche durante i periodi estivi più caldi (a differenza di altre zone d’Italia). Il Consorzio, pur rimanendo un organismo privato, svolge per incarico del Ministero funzioni di carattere pubblico nei confronti dei produttori che utilizzano la denominazione