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L’Ue a tutela delle foreste

 Un osservatorio Ue sulla deforestazione nel mondo, accordi commerciali con capitoli sullo sviluppo sostenibile per coinvolgere i partner commerciali nella lotta al fenomeno e regimi di certificazione per promuovere prodotti a ‘deforestazione zero’, con una piattaforma di dialogo con le parti economiche interessate e meccanismi finanziari che stimolino investimenti pubblici e privati per la gestione sostenibile delle risorse forestali. Sono le cinque azioni che la Commissione europea dovrebbe sviluppare nei prossimi anni secondo una Comunicazione pubblicata oggi dall’Esecutivo Ue.
“Le foreste sono i polmoni verdi del nostro pianeta e dobbiamo prenderci cura di loro nello stesso modo in cui ci prendiamo cura dei nostri polmoni. Non raggiungeremo i nostri obiettivi climatici senza proteggere le foreste del mondo. L’Ue non ospita le principali foreste primarie del mondo sul suo territorio, ma le nostre azioni come individui e le nostre scelte politiche hanno un impatto notevole. Oggi inviamo un segnale importante ai nostri cittadini e ai nostri partner in tutto il mondo che l’Ue è pronta a svolgere un ruolo di leadership in questo settore nei prossimi cinque anni e oltre”, ha detto il primo vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, responsabile dello sviluppo sostenibile.
Mentre in Europa le superfici forestali sono in aumento, spiega una nota.Oltre il 40% del territorio dell’UE (1,77 milioni di km2) è coperto da foreste. Diversamente da altre parti del mondo, nell’UE questa percentuale sta aumentando, dello 0,4% all’anno. Gli habitat boschivi rappresentano quasi il 20% (oltre 14 milioni di ettari) della rete Natura 2000.
Le foreste europee devono far fronte alla sfida dei cambiamenti climatici, vanno quindi opportunamente gestite.
Purtroppo però dal 1990 al 2016 nel mondo sono andati perduti 1,3 milioni di chilometri quadrati di foreste, l’equivalente di 800 campi di calcio ogni ora, e i gas serra associati alla deforetazione sono la seconda causa del cambiamento climatico.
Cinque le priorità che guideranno le nuove misure: 1) Ridurre l’impronta comunitaria del consumo di terra e incoraggiare l’utilizzo di prodotti provenienti da catene di approvvigionamento non legate alla deforestazione: sarà creata una nuova piattaforma multi-stakeholder sul tema e saranno incoraggiati sistemi di certificazione più rigorosi, valutando possibili misure legislative sul lato della domanda e altri incentivi.
2) Lavorare in partenariato con i paesi produttori per ridurre le pressioni sulle foreste e per cooperare allo sviluppo di un’Unione Europea “a prova di deforestazione”: Bruxelles aiuterà i partner a sviluppare e attuare quadri nazionali di tutela, migliorando l’uso sostenibile del patrimonio verde e aumentando la sostenibilità delle catene del valore basate sulle foreste.
3) Rafforzare la cooperazione internazionale per arrestare la distruzione e il degrado forestale, incoraggiando il ripristino.
4) Reindirizzare i finanziamenti a sostegno di pratiche più sostenibili sull’uso del suolo.
5) Supportare la disponibilità, la qualità e l’accesso alle informazioni sul patrimonio forestale e sulle catene di approvvigionamento delle materie prime, sostenendo nel contempo la ricerca e l’innovazione. La Commissione propone la creazione di un osservatorio UE su deforestazione e degrado boschivo, al fine di monitorare e misurare i cambiamenti nella copertura forestale mondiale. Questa risorsa consentirà agli enti pubblici, ai consumatori e alle imprese un migliore accesso alle informazioni sulle catene di approvvigionamento, incoraggiandole a diventare più sostenibili.

 

 

 

 

 

 

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