Politiche agricole

Consiglio Ministri Ue: la Pac è utile al clima se ha risorse adeguate

La Pac può svolgere un ruolo essenziale per aumentare il sequestro della CO2 da parte dei terreni agricoli, ma occorre garantire finanziamenti adeguatiE’ il punto di accordo tra i ministri dell’Agricoltura europei riuniti in Consiglio informale a Helsinki. Occorre Un nuovo meccanismo di mercato per incentivare le aziende agricole capaci di ridurre le emissioni di CO2. E’ l’idea che il commissario Ue uscente all’agricoltura Phil Hogan ha presentato ai ministri. Per “dimostrare la fattibilità tecnica di tale regime – ha detto Hogan – la futura Pac potrebbe essere utilizzata per esplorare i modi per progettare e attuare i programmi sulle emissioni di carbonio delle aziende agricole”. 
“Oltre ad attenuare il cambiamento climatico – ha dichiarato il ministro all’Agricoltura finlandese Jari Leppa concludendo i lavori – l’accumulo di carbonio nei terreni migliora la produttività, struttura e la qualità dei suoli, il che aiuta l’agricoltura ad adattarsi alle conseguenze del clima che cambia”. Ma, ha concluso, “dobbiamo ricordare che il compito principale degli agricoltori è produrre cibo e quindi dobbiamo trovare soluzioni vantaggiose sia per gli agricoltori che per il clima”.

Per i giovani agricoltori Ue “un reddito sostenibile” è la “base” per “attuare misure efficaci per affrontare le sfide dei cambiamenti climatici a lungo termine”. E’ quanto ha sostenuto il segretario dell’organizzazione dei giovani agricoltori europei (Ceja), Jannes Maes.
“Il nostro sostentamento – ha dichiarato Maes – dipende da ecosistemi vitali e modelli meteorologici prevedibili. Vogliamo affrontare questa sfida, ma non possiamo farcela da soli. Se i giovani agricoltori non hanno un livello di reddito sostenibile, faranno fatica ad attuare misure efficaci per affrontare le sfide dei cambiamenti climatici a lungo termine. Pertanto, un livello di reddito sostenibile deve costituire la base per azioni future”.

“Affrontare insieme la crisi climatica in atto è fondamentale – ha affermato il ministro italiano Teresa Bellanova – e l’Italia vuole essere in prima fila con un modello di agricoltura sostenibile a livello economico, sociale e ambientale. I nostri suoli vanno protetti e curati, perché possono essere una delle chiavi fondamentali per invertire la rotta. Sul piano operativo, non esiste una ricetta buona per tutte le agricolture europee perché le misure per aumentare il contenuto di sostanza organica nei terreni sono profondamente diverse da regione a regione. Per questo crediamo che ogni Stato membro deve avere la possibilità, nell’ambito del proprio Piano strategico, di definirne una lista in grado di rappresentare la migliore soluzione possibile per aumentare la percentuale di carbonio nei suoli. Proponiamo impegni flessibili e adattabili alle diverse realtà territoriali. Pensiamo per esempio al ruolo importante dei pascoli permanenti, agli allevamenti estensivi che utilizzano pascoli legati a pratiche tradizionali, alle buone pratiche nei frutteti, alla gestione forestale sostenibile e all’utilizzo dei prodotti legnosi derivati.Se i futuri Piani strategici della Pac consentiranno questi adattamenti. Non bisogna dimenticare, infine, che il contenimento delle emissioni di gas serra in agricoltura è un tema globale, non solo europeo. Per questo le politiche commerciali dell’Unione dovranno necessariamente considerare questi aspetti negli accordi commerciali con i Paesi terzi e l’Unione europea dovrà pretendere, nel rispetto del principio di reciprocità, garanzie equivalenti per i prodotti importati, in termini di sostenibilità ambientale, qualitativa e di sicurezza alimentare”.

 

 

 

 

 

Consiglio Ministri Ue: la Pac è utile al clima se ha risorse adeguate Hogan Bellanova

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