Politiche agricoleZootecnia

Mipaaf: riunita la filiera lattiero-casearia

 

Si è tenuto in videoconferenza la riunione del tavolo di filiera lattiero-casearia, alla presenza del ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli. Al centro della riunione il prezzo del latte alla stalla e la situazione del mercato lattiero caseario in Italia.

Nel corso della riunione, cui hanno partecipato le organizzazioni agricole, le cooperative, l’industria e la Grande distribuzione organizzata, sono state affrontate diverse problematiche afferenti al settore.  

Il Ministro Patuanelli ha ribadito, da un lato, la necessità di un accordo di filiera per garantire un adeguato prezzo ai produttori e, dall’altro, ha accolto le richieste pervenute riguardo la necessità di istituzionalizzare il tavolo lattiero caseario come appuntamento strategico per portare avanti un confronto costante e mettere a punto un piano sul futuro del settore.

Il ministro ha inoltre auspicato che nelle prossime ore si possa già procedere con la sottoscrizione di un protocollo di intesa della filiera.

Cia-Agricoltori Italiani è  d’accordo sulla necessità di rivedere le quotazioni del latte alla stalla e garantire un adeguato prezzo ai produttori, messi ko dall’aumento insostenibile dei costi delle materie prime sul fronte energetico e per l’alimentazione degli animali, con rialzi tra il 30% e il 50% negli ultimi mesi ed effetti diretti sui redditi degli allevatori già provati dalla pandemia.
“Siamo sicuri che tutto questo confluirà presto in un vero e proprio accordo di filiera -dice il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino-. L’obiettivo è arrivare velocemente a una revisione condivisa del prezzo del latte alla stalla, che garantisca una corretta remunerazione ai produttori e un’equa distribuzione del valore tra tutti gli attori della catena lattiero-casearia. La Gdo registra una crescita di prezzo di almeno il 3%, ora bisogna fare in modo di riconoscere anche agli allevatori una remunerazione più in linea con quella di mercato, tanto più adesso che gli aumenti delle materie prime e il post Covid non consentono nemmeno di coprire i costi di produzione del latte. Esistono ampi margini di miglioramento dei prezzi, apprezziamo inoltre l’impegno del ministro Stefano Patuanelli a istituzionalizzare il Tavolo, rendendolo permanente, per costruire insieme strategie di lungo periodo a sostegno del settore”.     
“Esprimiamo soddisfazione – ha detto ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – per il fatto che il ministro Patuanelli abbia deciso, come chiesto da Confagricoltura, di rendere permanente il tavolo lattiero caseario quale appuntamento stabile, utile e necessario per avviare un confronto costante e pianificare il futuro del comparto. Abbiamo sollecitato e ottenuto, su richiesta compatta delle Organizzazioni agricole, l’aumento del prezzo del latte alla stalla, che sarà deciso dal tavolo a breve”.

La questione latte ha radici antiche. La fine del contingentamento delle quote latte, pur avendo favorito l’aumento della produzione nazionale fin quasi all’autoapprovvigionamento, per contro, ha determinato sfide per il sistema di produzione italiano. Mentre sono crollate le importazioni di latte sfuso dall’estero, l’aumento dei prezzi delle materie prime, di cui siamo carenti, per gli allevatori ha determinato aumenti vertiginosi dei costi di produzione, mentre il prezzo del latte alla stalla è rimasto invariato. “Siamo fiduciosi e, mentre siamo in attesa della prossima convocazione del tavolo di filiera, desideriamo ringraziare – ha concluso Giansanti – anche la parte industriale e la grande distribuzione, che hanno compreso le esigenze del settore zootecnico”.
Con un atto di responsabilità è stata accolta la nostra proposta per un adeguato aumento del prezzo minimo del latte alla stalla in Italia senza che vi sia un impatto sui consumatori afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel rendere nota la disponibilità espressa da Conad, Coop, Granarolo, Federdistribuzione e Assolatte, al tavolo convocato dal Ministro Stefano Patuanelli sulla crisi del latte su sollecitazione della Coldiretti. “Con un atto di responsabilità è stata accolta la nostra proposta per un adeguato aumento del prezzo minimo del latte alla stalla in Italia senza che vi sia un impatto sui consumatori. E’ quanto afferma Il positivo accoglimento della nostra proposta – afferma Prandini – va ora calato concretamente nella realtà di tutti i giorni per renderla operativa già dal mese di ottobre per salvare le stalle strette nella morsa dei rincari delle materie prime.All’applicazione dell’intesa deve seguire una adeguata campagna pubblica di sensibilizzazione sul consumo di latte e derivati e per la valorizzazione di una produzione nazionale che supera le 12 milioni di tonnellate all’anno. La stabilità della rete zootecnica italiana ha un’importanza che non riguarda solo l’economia nazionale ma ha una rilevanza sociale e ambientale perché quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate”.

 

 

 

Condividi