Politiche agricole

Ue innalza tetto per aiuti di Stato

 

Il tetto per gli aiuti di Stato viene innalzato, eccezionalmente e fino al 31 dicembre 2020, a 800mila euro per l’agroindustria e 100mila euro per l’agricoltura. E’ il contenuto della comunicazione della Commissione europea, che risponde così al segnale d’allarme lanciato dal Ministero delle Politiche agricole alle istituzioni europee per il grave impatto dell’emergenza Covid-19 sul settore.

Il lavoro svolto in questi giorni di concerto tra Uffici del Mipaaf con la Commissione per la revisione urgente della normativa sugli aiuti di Stato e delle norme quadro sui fondi europei inizia a dare i primi risultati -si legge nella nota del Ministero-. E quello dell’innalzamento del tetto per gli aiuti di Stato alla filiera agroalimentare è uno tra i più rilevanti.

Si tratta, commenta il ministro Teresa Bellanova, di un “primo passo importante, perché “consentirà maggiore efficacia negli interventi a favore del settore”, anche se “serve un intervento economico coordinato e urgente dell’Europa per il settore primario di tutti gli Stati membri e italiano in particolare”.

“Sono ben consapevole di come l’emergenza stia determinando forti criticità all’intera filiera e un calo notevole della domanda di alcuni prodotti, come ad esempio i freschi, anche in seguito alla chiusura dei luoghi della ristorazione -prosegue Bellanova-. Mentre continuo a sollecitare la distribuzione a sostenere i nostri prodotti e le nostre aziende, perché sui banchi il fresco continui ad avere la giusta centralità, voglio mandare un messaggio chiaro alle nostre imprese e ai lavoratori del settore: siamo tutti al lavoro per loro. Il Ministero non chiude. I nostri Uffici continuano a lavorare con grande impegno, e questa notizia lo evidenzia. Le istituzioni europee stanno dimostrato la dovuta attenzione alle nostre richieste e la risposta della Commissione è l’inizio di un percorso che dobbiamo fare insieme. Il segnale che giunge è positivo, anche se intendiamo lavorare perché il testo sia migliorato. Continueremo con costante impegno perché le donne e gli uomini del nostro alimentare non si sentano soli”.​

L’innalzamento del tetto per gli aiuti di Stato destinati all’agricoltura infonde fiducia a uno dei pochi settori produttivi che continua a lavorare anche durante l’emergenza”  – dichiara il presidente nazionale Confeuro Andrea Michele Tiso. Con la decisione di aumentare i limiti massimi del sostegno pubblico a 100mila euro per l’agricoltura e a 120 mila euro per la pesca e l’acquacoltura, la Commissione europea ha risposto in modo positivo alle richieste del nostro ministero delle Politiche Agricole.

“Mai come in queste settimane il settore primario si rivela decisivo per la tenuta stessa del Paese e per la risposta alla crisi causata dal coronavirus – continua Tiso. E’ necessario prevedere da subito misure straordinarie per prendere atto del nuovo scenario e far sì che gli Stati possano allocare maggiori risorse, senza dover rispettare limiti stringenti che non hanno più ragione di essere. Per raggiungere questo obiettivo non basta innalzare il tetto degli aiuti a livello nazionale, ma è indispensabile che l’Europa intervenga con un piano economico coordinato per difendere l’agricoltura di tutti gli Stati membri.

Nonostante la nuova stretta del Governo all’esercizio di attività non strategiche, l’agricoltura resta aperta per garantire l’approvvigionamento di cibo a tutti i cittadini. Le ripercussioni economiche della crisi si fanno tuttavia sentire anche per il settore primario, a causa del forte calo della domanda di alcuni prodotti con ricadute negative sull’intera filiera agroalimentare. Chiediamo pertanto al Governo di continuare a lavorare anche a livello europeo, per fornire riposte rapide a una crisi in pieno corso e con conseguenze a lungo termine ancora difficili da quantificare”.

 

 

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