Soddisfazione per il no all’importazione di nocciole in Europa in esenzione di dazio
Vivo apprezzamento di Confagricoltura e Cia-Agricoltori Italiani per l’esito dell’incontro del Comitato doganale che, riunitosi ieri presso la Commissione UE, preso atto delle opposizioni presentate da diverse aziende italiane, ha respinto la richiesta di autorizzazione all’importazione di nocciole in esenzione di dazio da Paesi terzi e, pertanto, ha stabilito che non verrà autorizzato nessun contingente di importazione di nocciole a dazio zero.
La Associazioni per prime avevano lanciato l’allarme il 22 novembre, a seguito della richiesta della Germania, considerando il grave danno che tale agevolazione avrebbe arrecato allo sviluppo italiano nella coltivazione del frutto in guscio, indispensabile per l’industria dolciaria.
Come si ricorderà, la Germania aveva richiesto la sospensione dei dazi per le nocciole turche per compensare una prevista riduzione di prodotto italiano nel 2019-20, causata dagli eventi climatici sfavorevoli nella penisola a seguito della richiesta di alcuni operatori europei che avevano dichiarato l’indisponibilità di prodotto sul mercato interno.
La decisione di non concedere ulteriori concessioni tariffarie per l’import di nocciole non può, dunque, che essere accolta con favore, anche perché avrebbe rischiato di determinare un ulteriore peggioramento della bilancia commerciale nazionale del comparto. Secondo i dati di Confagricoltura, infatti, già nei primi nove mesi del 2019 l’import complessivo di nocciole è aumentato rispetto allo stesso periodo dello stesso anno del 9 per cento in quantità e di oltre il 20 per cento in valore.
Cia riteneva che la motivazione della Germania fosse puramente strumentale. Berlino è già il primo mercato di sbocco per le nocciole del Paese della Mezzaluna (25%): il dazio zero avrebbe potuto creare un precedente, aprendo il fronte a una concorrenza sleale dalla Turchia che avrebbe tagliato fuori il nostro Paese, principale competitor nel settore.
La produzione di nocciole in Italia è in rapido sviluppo in questi ultimi anni, con un aumento del 10% nel biennio 2016-18. Il nostro Paese è stabilmente il primo produttore europeo, con una quota di mercato del 77% ed è leader nell’export nel continente, con market share del 34%.
La produzione italiana è attualmente concentrata in 4 regioni (Lazio, Campania, Piemonte e Sicilia), ma si sta espandendo anche in molte altre aree.
Import export italiano di nocciole* dell’Italia | |||
(elaborazione Confagricoltura su dati Istat) | |||
(Q.tà – tonn) | import | export | saldo |
2017 | 46.043,7 | 28.525,5 | -17.518 |
2018 | 51.905,0 | 29.804,8 | -22.100 |
gen-set 2018 | 36.580,3 | 19.325,5 | -17.255 |
gen-set 2019 | 39.973,4 | 18.480,4 | -21.493 |
Diff. 2019/2018 | +9,3% | -4,4% | |
(Val. – 000 eur) | import | export | saldo |
2017 | 295.146,1 | 220.323,1 | -74.823 |
2018 | 264.024,7 | 219.334,6 | -44.690 |
gen-set 2018 | 187.050,2 | 145.044,1 | -42.006 |
gen-set 2019 | 225.093,3 | 126.331,9 | -98.761 |
Diff. 2019/2018 | +20,3% | -12,9% | |
*Nocciole con guscio e sgusciate |