Raddoppio limiti aiuti Stato per agricoltura
La Commissione europea ha deciso di prolungare al 31 dicembre 2021 il regime straordinario degli aiuti di Stato alle imprese per contenere i contraccolpi economici della pandemia, aumentando anche gli importi che possono essere erogati alle aziende agricole.
Dall’esecutivo Ue è arrivato il via libera per l’aumento dei massimali degli aiuti di stato da 100mila a 225mila euro per le imprese agricole e all’aumento dei massimali a 270mila euro per le imprese attive nella pesca e acquacoltura e a 1,8 milioni di euro per le imprese di altri settori a partire da quelle alimentari.
“E’ importante per garantire sostegni adeguati alle aziende colpite dall’emergenza Covid e non vanificare le misure future di cui il Paese ha bisogno anche nell’agroalimentare “ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, che aveva sollecitato l’adeguamento, nel commentare l’adozione da parte della Commissione Europea dell’estensione del Quadro temporaneo sugli aiuti di Stato fino a fine 2021.
“E’ una decisione positiva, che avevamo sollecitato le scorse settimane nei colloqui con la Commissione Ue e in ambito Copa, il Comitato delle organizzazioni agricole europee – commenta il presidente di Confagricoltura e vicepresidente del Copa, Massimiliano Giansanti – il provvedimento della Commissione è una risposta necessaria alla luce delle conseguenze economiche del Covid sulle imprese del settore primario, che scontano in particolare la prolungata chiusura del canale HoReCa non solo in Italia, ma in Europa e in gran parte del mondo.Va poi approfondita a livello nazionale la possibilità concessa dalla Commissione europea di rivedere gli aiuti già stanziati per trasformarli a fondo perduto. Si tratta di un’opportunità da cogliere per le somme già erogate, migliorando così le condizioni finanziarie e di liquidità delle imprese”.
“Di fronte ad una situazione del tutto eccezionale – ha spiegato Prandini – c’è l’esigenza di una maggiore flessibilità per evitare di penalizzare le imprese e gli investimenti privati necessari per la tenuta economica ed occupazionale del Paese, anche notificando aiuti di stato presenti e futuri al di fuori del cosiddetto temporary framework, come fatto recentemente dalla Germania per oltre12 miliardi di euro”.
Coldiretti nelle scorse settimane aveva denunciato il rischio che i limiti di intervento fissati al framework temporaneo Ue degli aiuti di Stato pesassero sulla ripresa dell’economia e delle imprese duramente provate dalla pandemia.
“In un momento in cui, con l’emergenza Covid il cibo ha dimostrato tutta la sua strategicità – ha concluso Prandini – è importante investire su settore chiave per la sicurezza e la sovranità alimentare per difendere l’Italia dalle turbolenze provocate dalla pandemia che ha scatenato corse agli accaparramenti e guerre commerciali con tensioni e nuove povertà”.
Confagricoltura rileva inoltre che l’emergenza sanitaria, oltre che sull’andamento dei consumi interni – dove l’aumento di quelli domestici non consente comunque di compensare il deficit del blocco dell’HoReCa – pesa anche sull’export: secondo gli ultimi dati della Commissione Ue, nei primi dieci mesi del 2020 si è registrato ad esempio un calo delle esportazioni di vino dall’Europa per un valore di 1,4 miliardi di euro. Inoltre, un ampio numero di Stati membri, tra cui l’Italia, nei giorni scorsi ha sollecitato l’Ue il varo di aiuti straordinari al settore suinicolo, in modo da fermare la preoccupante contrazione di prezzi in atto che pesa gravemente sul comparto. Confagricoltura ha anche evidenziato direttamente alla Commissione le difficoltà del comparto delle clementine e del settore agrumicolo.