Producevano falso vino Igp miscelato con acqua
Oltre 37 mila ettolitri di vini e mosti recanti indicazioni geografiche o denominazioni di origine contraffatti 250 quintali di zucchero solido, di 300 ettolitri di zucchero già disciolto in acqua sono stati sequestrati a Partinico. A scoprire la truffa sono stati i finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, con la collaborazione di funzionari dell’Ispettorato Repressione Frodi (ICQRF) del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Dalle indagini, che hanno preso il via da una segnalazione dell’ICQRF e da una conseguente attività di verifica fiscale, è stato scoperto che le imprese vinicole San Domenico Vini Srl, Soc. Coop. Cantina sociale Terre del Sud, Cantina Primeluci Srl e Lariana Wine Trading Srl, riconducibili al pluripregiudicato 56enne, con precedenti per reati fiscali (con particolare riguardo all’emissione e all’utilizzo di false fatturazioni, truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, associazione per delinquere, anche di tipo mafioso, e violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale), avevano attivati complessi artifizi contabili grazie all’ausilio di altre società consorelle costituite ad hoc e di cartiere, annotando fittizie introduzioni di mosti, uve e vini, con il mero fine di creare un presupposto di apparente legalità ai prodotti vitivinicoli, commercializzati con false denominazioni di origine e indicazioni geografiche siciliane, ottenuti mediante l’utilizzo fraudolento di zucchero, miscelato con l’acqua.
Sono in corso perquisizioni e sequestri su tutto il territorio nazionale, con la collaborazione dei Reparti della Guardia di Finanza competenti per territorio e di funzionari dell’ICQRF, per bloccare le partite di prodotto contraffatto e adulterato distribuite dai 5 responsabili dell’attività illecita, che adesso devono rispondere dei reati di contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari, di frode nell’esercizio del commercio e vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine.
“Una operazione importante, capillare, che ha fatto emergere un vero e proprio sistema economico e produttivo basato sulla contraffazione, sulla frode, sulla concorrenza sleale a danno delle nostre indicazioni geografiche, delle imprese sane, dei consumatori – sotolinea il ministro Teresa Bellanova – Grazie al nostro ICQRF, alla Procura e alla Guardia di Finanza, Comando Provinciale di Palermo per il loro importante lavoro. Ancora una volta si conferma la qualità del nostro sistema di contrasto alle frodi alimentari e alla contraffazione, rafforzato proprio recentemente dal Protocollo d’Intesa stipulato nel luglio scorso tra Comando generale della Guardia di Finanza e il nostro Ispettorato. Un protocollo virtuoso, che sottolinea e implementa le proficue sinergie già in atto sui territori, valorizzando e ottimizzando l’azione a tutela della filiera agroalimentare contro ogni forma di concorrenza sleale”.