NEWS

Peste suina, Confagricoltura Alessandria denuncia i ritardi nella posa delle recinzioni anti-cinghiali

Il 20 agosto scorso, in base ai programmi a suo tempo definiti, si sarebbero dovuti concludere i lavori per la posa della recinzione anti cinghiali volta a contrastare la diffusione della peste suina africana nella zona infetta a cavallo tra il Piemonte e la Liguria. Finora – chiarisce in una nota Confagricoltura Alessandria – sono oltre 180 i casi di peste suina africana segnalati su cinghiali tra Piemonte e Liguria. “A causa delle restrizioni imposte dall’emergenza l’attività di abbattimento dei cinghiali nell’area infetta è sospeso. La recinzione – dichiara Paola Sacco, presidente di Confagricoltura Alessandria con Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte – è ancora lontana dall’essere completata e il timore di diffusione dell’epidemia continua a rimanere alto: chiediamo al commissario e alle istituzioni regionali di fornire alle organizzazioni agricole un ragguaglio aggiornato sui tempi di realizzazione della rete anti-cinghiali e di intensificare gli sforzi per completare le opere”.

Confagricoltura Alessandria sottolinea l’aumento incontrollato delle popolazioni di ungulati e il fatto che, da gennaio a oggi, siano state abbattute poche migliaia di cinghiali (circa 1000 capi nella provincia di Alessandria), “mentre l’obiettivo che si è dato la Regione Piemonte è di arrivare, entro fine anno, a 38 mila capi eliminati con la caccia di selezione; aggiungendo i prelievi previsti con la caccia di controllo e quella programmata, i numeri degli abbattimenti previsti salgono a oltre 50mila”.
“I tempi per la conclusione dei cantieri si stanno prolungando pericolosamente – dichiara Paola Sacco – e l’obiettivo dei 50mila capi abbattuti entro fine anno risulta praticamente impossibile da raggiungere: gli agricoltori hanno il diritto di sapere quando potranno essere completate le opere. Ormai dell’emergenza non si parla quasi più – conclude Sacco – ma il pericolo che l’epidemia si diffonda continua a preoccupare gli allevatori e l’intera filiera”. La scorsa settimana dirigenti e tecnici di Confagricoltura Alessandria, su invito dell’agricoltore Michele Magrassi, socio della zona di Tortona, hanno svolto un sopralluogo nei terreni di proprietà dell’azienda, constatando i danni ingenti provocati dai cinghiali che hanno interessato le coltivazioni di mais e anche la rete elettrificata. All’incontro erano presenti anche il presidente della provincia Enrico Bussalino, il sindaco di Tortona Federico Chiodi con il consigliere Filippo Alberto Fava, il dirigente della provincia Paolo Platania. Le istituzioni, ciascuna per le proprie competenze, hanno assicurato che intensificheranno le azioni di monitoraggio e contenimento (in questo momento, a causa dell’emergenza PSA, limitate alla sola caccia ad opera delle guardie venatorie provinciali e dei cacciatori autorizzati). L’auspicio è che possa riprendere al più presto la caccia, anche con braccata, e che venga prolungato il calendario venatorio.

Condividi