Zootecnia

Non va dimenticato il valore fondamentale della zootecnia italiana

La delicatissima fase di emergenza sanitaria dovuta alla diffusione pandemica del Coronavirus (Covid-19) anche nel nostro Paese ha evidenziato il ruolo strategico dell’allevamento nazionale, per i risvolti sul piano economico e occupazionale, per l’importanza degli accorgimenti tecnici che ogni giorno vengono adottati nelle stalle italiane per garantire la produttività degli animali di interesse zootecnico, per assicurare livelli di approvvigionamento di cibi salubri e di alta qualità per la popolazione e di conseguenza la sicurezza alimentare e la minor dipendenza dall’estero.

Fondamentale il lavoro e la professionalità degli allevatori italiani, sostenuti dai controlli effettuati dal Sistema Allevatori e dall’imponente volume di analisi svolte dai laboratori della rete A.I.A. su tutto il territorio nazionale. Per quanto attiene solo alle aziende controllate dal Sistema allevatoriale si tratta di un patrimonio di oltre 1.300.000 bovini ad attitudine latte, quasi 400.000 bovini ad indirizzo produttivo carne, 350.000 bufali, 6.000.000 di ovini e 1.000.000 di caprini, che sommati a suini, equini e conigli costituiscono una parte importantissima dell’intera zootecnia italiana.

“Il patrimonio ineguagliabile della zootecnia made in Italy  – ricorda il presidente dell’Associazione Italiana Allevatori-A.I.A., Roberto Nocentini – fonte di biodiversità e unico per specializzazione, distintività, qualità e sostenibilità costituisce un modello non replicabile. Contribuisce a fornire la materia prima zootecnica necessaria a realizzare prodotti di grande tipicità, sia del prestigioso circuito delle Dop ed Igp, sia di produzioni frutto di tradizioni antichissime e con forte legame con ambienti e territori. Nonostante ciò, il sistema delle nostre produzioni di origine zootecnica ha mostrato anche in questo momento di emergenza per il Paese le sue fragilità: ma non bisogna dimenticare che senza il lavoro degli allevatori italiani la nostra autosufficienza alimentare sarebbe andata ancor più in crisi.

Per questo, facciamo appello a tutti, Istituzioni, componenti delle varie filiere, operatori della comunicazione e comuni cittadini a sostenere e riconoscere il valore indiscusso della zootecnia nazionale, e la sua indispensabilità. Chiunque, soprattutto in questo contesto di grave crisi, pone in atto azioni speculative, anche sul piano della disinformazione, è bene si renda conto del danno irreparabile che verrebbe causato al Sistema-Paese ed alla vita di tutti noi se l’allevamento italiano dovesse ridimensionarsi sotto la soglia del livello di sicurezza”.

 

 

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