Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono Patrimonio dell’Umanità Unesco
Le colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unescograzie alla loro bellezza paesaggistica, culturale, agricola. Sono il 55° sito italiano “Patrimonio dell’Umanità”. Così ha decretato l’Assemblea Unesco riunita a Baku, in Azerbaijan.
L’iter della candidatura è durato dieci anni, un percorso lungo e non privo di difficoltà, sebbene nella media degli altri siti iscritti, durante il quale è emersa grande coesione delle parti promotrici, dalle amministrazioni comunali alle associazioni di categoria, agli imprenditori del territorio fino agli abitanti. Entusiasmo e dedizione hanno fatto sì che si centrasse l’obiettivo.
“Propulsore e anima della candidatura sono stati i produttori del Consorzio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg –dichiara Innocente Nardi, Presidente dell’Associazione Temporanea di Scopo “Colline di Conegliano Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità” e del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg – fin dall’inizio e per l’intero percorso della candidatura non hanno mai smesso di credere nell’unicità del paesaggio delle nostre colline ricamate dai vigneti, dai pendii impervi che richiedono fatica e lavoro interamente manuale. Questo impegno che generazioni di viticoltori hanno speso nelle vigne per forgiare “i mosaici”, che oggi ammiriamo, e i caratteristici “ciglioni”, che contraddistinguono la nostra viticoltura e quindi il nostro territorio, ha permesso di arrivare al riconoscimento Unesco”.
Il paesaggio delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene è il 10° sito al mondo iscritto alla categoria di “paesaggio culturale” ed è caratterizzato da tre attributi unici, basati sulle differenti caratteristiche geomorfologiche e culturali, rispetto agli altri nove territori (Langhe Roero e Monferrato – Italia, Alto Douro – Portogallo, Tokaj – Ungheria, Pico Island – Portogallo, Lavaux – Svizzera, , Champagne – Francia, Borgogna – Francia, Saint-Emilion – Francia, Wachau – Austria). Tutti e dieci i siti sono paesaggi culturali evolutivi, il cui risultato visibile è dato dall’interazione uomo-ambiente, un’interazione vitale, in continua evoluzione. L’obiettivo della valorizzazione comporta lo sviluppo sostenibile dell’area iscritta, possibile grazie a un piano di gestione studiato in accordo tra istituzioni private e pubbliche. La sostenibilità è un tema già presente da anni nei piani di governo del territorio grazie alla collaborazione tra imprenditori, viticoltori e amministrazioni pubbliche con il coordinamento del Consorzio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg per la salvaguardia dell’ambiente e delle popolazioni che vi abitano.
Il primo aspetto che sarà affrontato dalle parti coinvolte, e dal Consorzio di Tutela, sarà uno sviluppo controllato del turismo nel territorio. Particolare attenzione infatti sarà prestata al settore proprio per le sue prospettive economiche decisamente positive che però andranno gestite e indirizzate con un approccio sostenibile.