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Import/export cerealicolo in Italia nei primi sette mesi del 2020

Sulla base dei dati provvisori Istat le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nei primi sette mesi del 2020 sono risultate in aumento nelle quantità di 217.000 tonnellate (+1,8%) e nei valori di 77,4 milioni di Euro (+2,3%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Nei cereali in granella si conferma l’aumento degli arrivi di grano duro (+568.000 tonnellate), mentre risulta in calo sia l’import di grano tenero (-161.000 tonnellate), che di mais (-169.000 tonnellate) ed orzo (-35.600 tonnellate).
Relativamente agli altri prodotti presi in esame si registra l’incremento delle importazioni di prodotti trasformati/sostitutivi (+2,5%) e di crusca (+23,5%). In diminuzione invece risultano i mangimi a base di cereali (-22,2%, soprattutto negli alimenti per cani e gatti) ed il riso (-9,7% tonnellate considerato nel complesso tra risone, riso semigreggio, lavorato e rotture di riso). L’import dei semi e frutti oleosi aumenta di 87.000 tonnellate (+5,8%) di cui +72.000 tonnellate di semi di soia. Il totale delle farine proteiche vegetali registra un calo di 36.600 tonnellate (-2,4%), di cui –113.000 tonnellate di farina di soia e +63.700 di farina di girasole.

Le esportazioni dall’Italia nel settore dei cereali nei primi sette mesi del 2020 sono risultate in aumento nelle quantità di 381.600 tonnellate (+15%) e nei valori di 391,4 milioni di Euro (+19%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Si rileva l’incremento di 263.000 tonnellate nell’export di paste alimentari (+23,5%) e di 7.400 tonnellate nella semola di grano duro (+11,5%). In aumento anche le vendite all’estero dei mangimi a base di cereali (+11,7%), dei prodotti trasformati (+10,1%), e del riso (+15,1% considerato nel complesso tra risone, riso lavorato, semigreggio e rotture di riso). Si riducono ulteriormente le esportazioni dei cereali in granella (-41%), mentre si confermano i flussi export di farina di grano tenero.

I movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei primi sette mesi del 2020 un esborso di valuta pari a 3.437,3 milioni di Euro (3.359,9 nel 2019) ed introiti per 2.471,0 milioni di Euro (2.079,6 nel 2019).
Pertanto il saldo valutario netto è pari a -966,3 milioni di Euro, contro -1.280,3 milioni di Euro nel 2019.

N.B.: I suddetti dati, basati sull’anno solare, sono stati elaborati da ANACER ai fini della bilancia commerciale del settore cerealicolo. Per una corretta analisi dei flussi commerciali import/export deve essere considerato il periodo 1 luglio – 30 giugno, corrispondente alla campagna di commercializzazione agricola.

 

 

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