Mercati

Import/export cerealicolo in Italia nei primi sei mesi del 2021

Sulla base dei dati provvisori Istat le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nel I° semestre 2021 sono risultate in diminuzione nelle quantità di 632.000 tonnellate (-5,8%) ed in aumento nei valori di 316,2 milioni di Euro (+10,6%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

ANACER, l’Associazione Nazionale Cerealisti fa spere che la riduzione delle quantità è dovuta principalmente ai minori arrivi di grano tenero (-318.000 tonnellate, -14%) e di grano duro (-363.000 tonnellate, -23%). Risulta diminuire anche l’import di mais di 169.000 tonnellate (-5,6%) ed altri cereali minori (-23.000 tonnellate, -23%). Tra gli altri prodotti va segnalato l’incremento degli acquisti dall’estero di mangimi a base di cereali (+28%) e dei prodotti trasformati/sostitutivi (+5%). Relativamente al riso (considerato nel complesso tra risone, semigreggio, lavorato e rotture di riso), con circa 124.000 tonnellate, le quantità importate si confermano ai livelli dello scorso anno. Il totale dei semi oleosi aumenta di 180.000 tonnellate (+13%), mentre per le farine proteiche vegetali si registra una flessione di 18.000 tonnellate (-1,5%).

Le esportazioni dall’Italia nel I° semestre 2021 si riducono nelle quantità di 283.000 tonnellate (-11,2%) e nei valori di 124,5 milioni di Euro (-5,9%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Risultano diminuire le vendite all’estero di pasta (-213.000 tonnellate, pari a -158 milioni di euro rispetto all’anno precedente), dei prodotti trasformati (-25%) e del riso (-12%, considerato nel complesso tra riso lavorato, semigreggio e risone). Segnano un incremento invece le quantità esportate di farina di grano tenero (+14.700 tonnellate, +16%), di cereali in granella (+92.500 tonnellate, di cui +79.000 tonnellate di grano duro) ed in misura minore della semola di duro (+2%) e dei mangimi a base di cereali (+4,9%)

I movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei primi sei mesi del 2021 un esborso di valuta pari a 3.309,7 milioni di Euro (2.993,5 nel 2020) ed introiti per 1.988,8 milioni di Euro (2.113,3 nel 2020).
Pertanto il saldo valutario netto è pari a -1.320,9 milioni di Euro, contro -880,2 milioni di Euro nel 2020.

N.B.: I suddetti dati, basati sull’anno solare, sono stati elaborati ai fini della bilancia commerciale del settore cerealicolo. Per una corretta analisi dei flussi commerciali import/export deve essere considerato il periodo 1 luglio – 30 giugno, corrispondente alla campagna di commercializzazione agricola.

 

Condividi