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Il WTO dice sì a tariffe Usa aggiuntive sulle importazioni dalla Ue

L’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) ha dato il via libera agli Stati Uniti per l’imposizione di dazi aggiuntivi sui prodotti importati dall’Unione europea nel quadro del contenzioso sugli aiuti pubblici al gruppo Airbus. Al momento, la decisione è stata anticipata in via informale alle parti in causa e dovrebbe essere resa ufficiale entro la fine di settembre. Gli Stati Uniti hanno già preparato una lista dei prodotti da colpire che comprende le eccellenze del “Made in Italy” agroalimentare: dai vini, ai formaggi, all’olio d’oliva.

Il Commissario europeo al commercio Cecilia Malmstroem in un briefing con la stampa, ha spiegato che l’organizzazione mondiale del commercio (wto) ha anticipato alle parti di aver accolto il ricorso Usa e annuncerà la somma delle tariffe punitive complessive che Washington sarà autorizzata ad imporre sull’Ue per gli aiuti al colosso aeronautico che violano le regole del commercio mondiale gia’ alla fine di settembre. l’amministrazione Trump si aspetta che la cifra sia dell’ordine degli 11 miliardi di dollari all’anno. Entrambe le parti si accusano reciprocamente di non essere volute giungere ad una soluzione negoziata nella controversia davanti al Wto sulla questione. Anche l’Ue ha presentato ricorso contro gli aiuti Usa alla Boeing, ma la sentenza è attesa solo nel 2020 e il commissario europeo ha detto che se l’Ue sarà costretta non esiterà a rivalersi a sua volta sugli Stati Uniti. Ma “abbiamo già abbastanza tariffe nel mondo così com’è – ha detto Malmstroem – perciò continuare a imporci dazi l’un l’altro non e’ certo una buona soluzione”.

“C’è ancora tempo e modo per evitare una guerra commerciale tra Ue e Usa – si augura il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – Chiediamo alla Commissione europea di aprire con urgenza un negoziato con gli Stati Uniti, per evitare l’imposizione di dazi doganali aggiuntivi sui nostri prodotti. Occorre il massimo impegno per evitare una guerra commerciale che sarebbe fortemente lesiva per l’Italia. Gli USA sono il primo mercato extraeuropeo per il comparto agroalimentare, con un valore di oltre 4 miliardi di euro”, dichiara il presidente di Confagricoltura.La via da seguire con assoluta urgenza è quella del dialogo bilaterale”.

 

 

 

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