Il mondo cooperativo del latte dell’Alto-Adige
Cooperativismo, responsabilità, equità e valore aggiunto: sono queste le parole chiave del modello di business del settore lattiero-caseario altoatesino, un mondo produttivo che alla base dell’alta qualità dei propri prodotti pone pratiche e valori condivisi incomparabili nel panorama nazionale e internazionale. Si tratta di un esempio virtuoso di come una struttura cooperativa sostenibile e bene organizzata possa dar vita a una filiera in cui i diversi elementi contribuiscono al mantenimento e alla valorizzazione di un intero territorio e del suo tessuto sociale e produttivo.
A partire dalla forma cooperativa su cui poggia l’intera produzione lattiero-casearia. L’organizzazione delle nove latterie, infatti, vanta una lunga tradizione, con le prime cooperative nate già nella seconda metà del XIX secolo. I contadini, alla base della catena produttiva, lavorano unicamente per le cooperative di cui sono soci e comproprietari. Il loro impegno per il funzionamento ottimale dell’intero sistema e l’assunzione di responsabilità che questo comporta in termini di qualità, elevato valore aggiunto e prezzi equi della materia prima, garantiscono la sopravvivenza del tessuto economico altoatesino nell’ambiente rurale.
Le loro aziende agricole sono prevalentemente a gestione familiare e di piccole dimensioni (massimo 14 ettari di estensione, una media di 15 vacche e 8 vitelli per azienda) e si tramandano di generazione in generazione, insieme all’amore per il mestiere e ai suoi valori. Ecco allora come l’altissima attenzione al benessere animale e la cura e la salvaguardia del paesaggio, anche attraverso l’alpeggio, si traducono n un modello di produzione sostenibile e circolare, che si replica ogni giorno per tutti i giorni dell’anno.
Il fine del cooperativismo non è il profitto, ma quello di realizzare condizioni migliori per i soci, rispetto a quello che ogni singolo contadino otterrebbe agendo in forma individuale.
Le cooperative lattiero-casearie altoatesine, nove in totale (Latte di Montagna Alto Adige – Mila, Centro Latte Bressanone – Brimi, Latteria Vipiteno, Latteria Sociale di Merano, Latteria Tre Cime Mondolatte, Latteria Lagundo, Latteria Burgusio, Caseificio Sesto e Caseificio Val Passiria) si occupano quindi della raccolta, della lavorazione e della commercializzazione del latte e dei suoi derivati. Ogni giorno prelevano il latte fresco dai masi, compresi quelli minori e più difficilmente raggiungibili, ricorrendo, se necessario, anche all’uso di teleferiche nonostante i continui miglioramenti delle infrastrutture e delle principali arterie provinciali.
Il latte prelevato dai mezzi di raccolta viene quindi trasportato nelle latterie che rendono possibile la produzione di latte, senza distinzioni, su tutto il territorio. Qui la materia prima viene trasformata in una vasta gamma di prodotti a marchio di Qualità Alto Adige, caratterizzati dalla massima freschezza perché lavorati entro 24 ore dalla mungitura.
Centro di competenza e fornitore di servizi tecnici per l’industria casearia sul territorio è la Federazione Latterie Alto Adige, cui spetta l’azione di consulenza per gli allevatori, controllo e verifica su qualità, igiene e sicurezza dei prodotti. In laboratorio vengono analizzati minuziosamente tutti i campioni di latte prelevati da ogni singola azienda agricola. Inoltre, il latte e i prodotti lattiero-caseari sono testati microbiologicamente e sottoposti a controlli sensoriali e fisico-chimici, nel totale rispetto delle norme vigenti.
È questa una catena produttiva i cui elementi si integrano perfettamente e lavorano in sinergia per un risultato di altissima qualità, non solo in termini di prodotto, ma di valorizzazione del territorio e sostegno del suo tessuto produttivo, dando vita ad un modello sostenibile e virtuoso.