Il ministro Patuanelli ha presentato il sistema italiano di etichettatura NutrInform
“Con la proposta del sistema italiano di etichettature nutrizionali, il NutrInform, l’Italia intende guardare al futuro dei sistemi agroalimentari europei, poiché’ il nostro Paese non può accettare la tendenza verso un modello di omologazione dei prodotti agroalimentari”. Cosi il ministro delle Politiche Agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli, intervenendo alla presentazione alla Farnesina del Nutrinform Battery, la proposta italiana per l’adozione di un sistema di etichettatura alimentare comune a livello europeo, organizzato dal Ministero degli Esteri in collaborazione con Federalimentare.
“Parlare oggi di sistema di etichettatura fronte pacco, di Nutriform e Nutriscore”, ha continuato il Ministro Patuanelli, “significa parlare del futuro del sistema agroalimentare europeo. E’ fondamentale centrare subito l’oggetto della discussione, rispetto alla volontà comune di alcuni Paesi europei di portare le produzioni agroalimentari verso modelli di omologazione che il nostro paese non può assolutamente accettare”.
L’etichettatura nutrizionale fronte pacco, il Nutrinform Battery, concepito e realizzato da un gruppo di lavoro composto da esperti di quattro ministeri (Salute, Agricoltura, Esteri e Sviluppo Economico), da scienziati dell’alimentazione e rappresentanti del mondo agricolo e dell’industria, rappresenta uno strumento che può aumentare le conoscenze nutrizionali sul prodotto, favorire scelte più consapevoli da parte dei consumatori e comportamenti più responsabili da parte dei produttori. Il Nutrinform è basato su dati oggettivi, tesi a misurare il valore nutrizionale della dieta complessiva piuttosto che di singole categorie di alimenti.
Le norme sul logo nutrizionale facoltativo “NutrInform Battery” in alternativa all’etichetta a semaforo, assunta ormai come modello di riferimento da diversi Paesi europei sono state pubblicate il 7 dicembre 2020 sulla Gazzetta Ufficiale il Decret0 19 novembre 2020 . La dizione sulla Gazzetta dice “Forma di presentazione e condizioni di utilizzo del logo nutrizionale facoltativo complementare alla dichiarazione nutrizionale in applicazione dell’articolo 35 del regolamento (UE) 1169/2011” ed è firmata da tre ministri ( Sviluppo economico, Salute e Politiche agricole).
All’interno del simbolo a “batteria” è indicata la percentuale di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale apportati dalla singola porzione rispetto alle quantità giornaliere di assunzione raccomandata.
A tale scopo gli operatori dovranno fare riferimento alle Assunzioni di Riferimento, ovvero le quantità giornaliere medie raccomandate di energia e nutrienti, indicate nell’Allegato XIII del Regolamento (UE) n.1169/2011.
L’indicazione nel simbolo a “batteria” consente quindi di capire quanto i nutrienti contenuti in un dato alimento contribuiscono percentualmente alle esigenze quotidiane di un adulto di riferimento.
Il Ministro nel corso del suo intervento ha sottolineato che il nostro Paese ha 841 prodotti Dop e Igp, 16,6 mld di euro di valore della produzione e che danno lavoro a oltre 200mila operatori: un agricoltura distintiva e di eccellenza. Proprio per questo non si può mettere in discussione la nostra tradizione agroalimentare con un sistema di etichettatura che non dà informazioni ma che vuole solo condizionare il mercato.
“La strategia One Health non può essere confusa con la strategia One Diet, non esiste una dieta unica che vada bene per tutti. Esiste il consumo moderato di tutti gli alimenti e la dieta mediterranea è patrimonio dell’umanità, la risposta giusta che coniuga salute ed eccellenze del nostro Paese. Il Nutrinform è basato su dati scientifici e sulle analisi reali di cosa serve a livello nutrizionale a ciascun essere umano e proprio per questo la nostra proposta va sostenuta con forza, e il Sistema Paese si è mosso in modo compatto e unito. L’informazione è una cosa, il condizionamento è un’altra”, ha concluso il Ministro.
Al convegno hanno preso parte anche Luigi Di Maio Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Roberto Speranza Ministro della Salute e Ivano Vacondio, Presidente Federalimentare.