Dall’Assemblea Generale ci Confagricoltura la richiesta di una strategia per la filiera agroindustriale italiana
Economia interna ed europea con un ampio respiro oltre i confini del Continente verso quei mercati che possono contribuire alla stabilità del sistema agroindustriale italiano. Questa è la direttrice lungo la quale si sono sviluppati i due giorni di Assemblea Generale di Confagricoltura a Roma che ha chiamato a raccolta le personalità di spicco della politica e dell’economia. Come Carlo Bonomi, il presidente di Confindustria che, insieme al presidente della Confederazione, Massimiliano Giansanti, ha espresso la necessità di un piano strategico che riguardi l’intera filiera nazionale del cibo.
Di energia e credito si è parlato durante la tavola rotonda con gli amministratori delegati di Enel e Crédit Agricole, Francesco Starace e Giampiero Maioli. Due partner con cui Confagricoltura condivide percorsi dedicati alle imprese e alle opportunità che il PNRR offre sulle green energy integrate alla produzione agricola.
Sicurezza alimentare, produttività e tutela delle zone rurali, sono stati i tre temi sottolineati dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nei suoi auguri di buon lavoro all’Assemblea. Materie prime, filiere di qualità, credito, modernizzazione tecnologica e ricambio generazionale sono stati, invece, gli argomenti su cui ha posto l’accento nel suo messaggio alla platea, la premier Giorgia Meloni.
Una traccia ripresa anche dal ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, che si augura un aggiornamento della PAC alla luce degli attuali livelli inflazionistici, e l’introduzione, da parte di Bruxelles, di una gradualità nella stretta all’uso dei fertilizzanti per non mettere a rischio la produttività agricola nazionale.
La PAC garantirà l’aumento della produzione agricola di cui l’Europa ha bisogno e il Parlamento Europeo garantirà ulteriori tutele per le indicazioni geografiche e regole condivisibili sull’uso dei fertilizzanti. È la promessa fatta dalla presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola.
Siccità, carenza di fertilizzanti e crisi energetica impongono un cambio di direzione verso uno sviluppo economico sostenibile. Lo ha detto con fermezza il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, per il quale le priorità sono tre: solidarietà tra i Paesi Ue, tutela del valore che l’agroalimentare italiano esprime e sostegno al percorso di transizione energetica delle sue imprese.
Del ruolo dell’Unione Europea ha parlato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che vorrebbe dalla Commissione Ue un impegno deciso proprio sul fronte di una politica industriale e commerciale che coinvolga il settore primario.
Su logistica e integrazione dei trasporti (porti, aeroporti, ferrovie, ecc.) e sulla condivisione di progettualità tra il suo ministero e quello dell’Agricoltura, ha battuto il ministro delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, Matteo Salvini, il quale punta anche a uno snellimento delle autorizzazioni per gli impianti ad energie rinnovabili.
Ampia la condivisione di vedute tra i protagonisti della due giorni di Assemblea di Confagricoltura, sulla necessità di rafforzare gli attuali scambi commerciali esteri e di crearne di nuovi per continuare a garantire alle imprese materie prime e sviluppo. Da qui, la conferma del ruolo che l’Italia riveste e dovrà rivestire nei rapporti con il Bacino Mediterraneo, area ancora più centrale oggi con il muro alzato ad Est dalla guerra in Ucraina.