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Approvata la nuova docg Canelli, modificati i disciplinari delle denominazioni Freisa d’Asti, Barbera d’Alba, Gavi e Asti

Il Comitato Nazionale Vini, della seduta di mercoledì 12 maggio, ha approvato importanti provvedimenti che interessano alcune denominazioni d’origine prodotte in Piemonte.

“Esprimiamo particolare soddisfazione – dichiara Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte – per l’approvazione della richiesta di riconoscimento della nuova denominazione d’origine controllata e garantita Canelli: siamo certi che questa legittimazione offrirà nuovi stimoli per il miglioramento qualitativo a un gruppo di produttori in costante crescita, fortemente impegnato per la valorizzazione dell’identità territoriale del prodotto principe delle colline del Moscato”. La nuova denominazione deriva dalla sottozona Canelli della docg Asti. Il vino Canelli docg si otterrà da vigne coltivate col solo vitigno Moscato bianco nei comuni di Bubbio, Calamandrana, Calosso, Canelli, Cassinasco, Castagnole Lanze, Coazzolo, Costigliole d’Asti, San Marzano Oliveto, Moasca e Loazzolo in provincia di Asti e nei comuni di Camo, Castiglione Tinella, Cossano Belbo, Mango, Neive, Neviglie e Santo Stefano Belbo in provincia di Cuneo.

Sono inoltre stati modificati, informa Confagricoltura,  i disciplinari di produzione delle doc Freisa d’Asti e Barbera d’Alba e delle docg Gavi e Asti. Di seguito le principali novità.

Freisa d’Asti: tra le modifiche principali è stata modificata la base ampelografica prevedendo il vitigno Freisa per almeno il 90%; nel restante 10% saranno consentiti tutti i vitigni a bacca nera, esclusi gli aromatici, idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.

Barbera d’Alba: la modifica riguarda il riconoscimento della sottozona Castellinaldo.

Gavi o Cortese di Gavi docg: è stato approvato l’ampliamento della zona di elaborazione per le tipologie spumante e frizzante in Provincia di Alessandria, Asti e Cuneo ed è stata specificata la durata della permanenza sulle fecce della partita destinata a Gavi spumante in minimo di 6 mesi per il metodo charmat e minimo di 9 mesi per il metodo classico.

Asti docg: verrà inserito il marchio della denominazione nella fascetta sostitutiva dei contrassegni di Stato.

 

 

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