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Al Policlinico Gemelli: fioriscono i giardini verticali nel centro di radioterapia oncologica

 

La primavera è la stagione che vede rifiorire la natura con i suoi vividi colori e i suoi profumi, nella consapevolezza che ogni fioritura segue al superamento dell’inverno. Questa l’idea alla base della installazione dei giardini verticali presso il Centro di Radioterapia oncologica (Gemelli ART) del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS. Obiettivo dei giardini è di stimolare i pazienti del Centro ad assaporare il gusto di una nuova primavera nella loro vita anche nella malattia oncologica.

Composti da piante vive collocate all’interno di quattro teche dotate di un sistema di irrigazione, luce e ventilazione nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, i giardini verticali – tra i primi al mondo in un reparto ospedaliero, perché irradiati esclusivamente da luce artificiale e dotati di un complesso sistema di filtraggio dell’aria per evitare contaminazioni ai pazienti – sono stati realizzati grazie alla preziosa collaborazione di Confagricoltura, Senior L’Età della Saggezza e Sundar. Nove sono le diverse tipologie di essenze usate (Scandens, Scandens Brasilian, Scindapsus aureus “Photos”, Chamadorea Elegans, Dracaena “Lemon”, Dracaena “White”, Chlorophytum variegatum, Philodendron imperial green, Codiaeum variegatum “excellent”) per un totale di circa 1.000 piante presenti.

All’inaugurazione dei giardini verticali avvenuta ieri pomeriggio è intervenuto l’Avv. Carlo Fratta Pasini, Presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, insieme al professor Vincenzo Valentini Direttore Dipartimento Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia Policlinico Gemelli. Momento clou la riflessione del Presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti intitolata “Gli effetti benefici della natura sulla salute” e la testimonianza di Carolina Marconi, madrina dell’evento. Presenti all’iniziativa il Presidente di Senior L’Età della Saggezza Onlus Angelo Santori e la ViceDirettrice di Confagricoltura Anna Maria Barrile.

“Abbiamo accolto con entusiasmo, insieme alla Onlus Senior l’Età della Saggezza, la proposta di collaborazione per inserire dei giardini verticali all’interno del Centro di Radioterapia oncologica del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS – ha detto il Presidente Massimiliano Giansanti -. Sono indubbi gli effetti positivi che le aree verdi determinano sul benessere fisico e psichico delle persone. Una parte della nostra azione è anche quella di comunicare l’importanza del verde in particolare nelle città. Non a caso l’edizione di quest’anno del nostro Libro Bianco del Verde sarà infatti dedicata proprio al tema della salute, lavorando in stretta collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità. E l’iniziativa di oggi – ha proseguito – mi riempie di orgoglio. Perché siamo riusciti a realizzare questo primo esperimento italiano d’inserire il verde all’interno di un reparto ospedaliero evidenziando la stretta connessione tra verde e condizioni fisiche. Ma soprattutto perché, attraverso questi quattro giardini verticali, ci auguriamo di contribuire a creare quella serenità necessaria ai pazienti per intraprendere un percorso emotivo e di salute all’interno di questa eccellente struttura”.

“L’impegno del Gemelli per assicurare ai pazienti che da tutta Italia, e non solo, vi si rivolgono per le proprie cure non passa solo dalla innovazione tecnologica e dal garantire le migliori terapie disponibili, frutto anche dell’attività di ricerca condotta nei nostri laboratori – ha detto il Presidente della Fondazione Carlo Fratta Pasini -. Ciò che a mio giudizio ha contribuito a ritenere il Gemelli per il secondo anno consecutivo il migliore ospedale d’Italia, secondo la classifica di Newsweek, è il prendersi cura dei pazienti integralmente, cioè nelle loro diverse dimensioni. I giardini verticali installati nel centro di Radioterapia sono un ulteriore segno di questa attenzione. Colgo l’occasione per ringraziare Confagricoltura a partire dal suo Presidente perché attraverso questo contributo hanno reso più belli e accoglienti luoghi di cura umanizzandoli”.

“Il nostro primo obiettivo – ha detto il professor Vincenzo Valentini – è aiutare da vicino ogni singolo paziente come un compagno di viaggio nel faticoso percorso di cura, mettendo a disposizione le bellezze dell’arte e della natura per consentirgli di affrontare al meglio questa esperienza dal punto di vista fisico e della consapevolezza di sé”.

“Oltre ad assicurare la migliore competenza e tecnologia ai nostri pazienti – ha spiegato il dottor Luca Tagliaferri, UOC di Radioterapia oncologica del Policlinico Gemelli – siamo convinti che sia ugualmente importante avere cura delle relazioni individuali da coltivare all’interno di un ambiente sereno, accogliente e che dia calore e colore. Per questo il Gemelli ART ha sviluppato un piano assistenziale che vede un approccio orientato alla centralità del paziente sia sul piano terapeutico che relazionale”.

“All’inizio ero tanto spaventata, ma quando ho iniziato a fare la chemioterapia sono entrata a far parte di una grande famiglia composta da medici, infermieri e da tutte le persone che si sono prese cura di me – ha detto Carolina Marconi, madrina dell’evento, che ha raccontato la sua esperienza di malattia -. Questo percorso mi ha portato a conoscere tante persone, che come me affrontavano il cancro. Inizialmente vedevo la tristezza nei loro occhi e nei miei, ma poi ho cominciato a prendere tutto con uno spirito diverso, positivo, perché la chemioterapia è qualcosa che ti fa sopravvivere e guarire. Il coraggio e la positività me li ha trasmessi questo Centro speciale, curato e colorato, che infonde serenità ai pazienti che stanno affrontando un faticoso percorso di cura. Non smetterò mai di ringraziare i medici, gli infermieri e tutti coloro che ci lavorano, sono stati per me la migliore medicina possibile grazie al calore immenso ricevuto.  Bisogna avere coraggio, pazienza e forza perché il percorso verso la guarigione è lungo”.

‘Il cancro non dipende da noi, ma lo spirito con cui si affronta sì. Sii sempre con il sorriso, verso la luce della tua rinascita’ è il messaggio riportato sul dipinto che Carolina Marconi ha realizzato e donato al centro di Radioterapia del Gemelli che la raffigura abbracciata alla luna in primavera perché “dopo l’inverno c’è sempre la primavera” – ha concluso.

L’evento è stato occasione per lanciare la campagna di raccolta fondi “La bellezza, un seme che cresce”, finalizzata all’acquisto di uno strumento atto a prevenire la caduta dei capelli dovuta alla chemioterapia. “Vogliamo dare sollievo ai nostri pazienti custodendone la bellezza, anche durante il percorso della malattia – ha spiegato il dottor Tagliaferri -, consapevoli del fatto che la tutela della propria integrità fisica può aiutare ad avere un atteggiamento resiliente verso la malattia preservando l’identità, il benessere, l’autostima della persona”.

È possibile sostenere il progetto tramite bonifico bancario sul conto corrente intestato a: Associazione Attilio Romanini IBAN IT 45 T 02008 05314 000400308363; per maggiori informazioni: www.associazioneromanini.org.

Inoltre, presso il Centro di Radioterapia del Policlinico Gemelli è stato allestito un info-point dove volontari dell’Associazione Attilio Romanini forniscono informazioni, materiale esplicativo e gadget a chi vuole sostenere il progetto.

La peculiarità del Gemelli ART è quella di essere un centro ospedaliero in cui si realizza il connubio ideale tra arte, tecnologia e assistenza e tutto questo con la finalità di portare avanti l’umanizzazione delle cure e sollevare lo spirito dei pazienti che si rivolgono al Policlinico Gemelli in una fase impegnativa della loro vita.

L’obiettivo è quello di far sentire accolto il paziente anche attraverso l’arte che, nelle sue forme più diverse (dell’architettura, della pittura, della musica, del cinema, della fotografia o di audiovisivi digitali) diviene il veicolo più empatico e immediato per parlare al cuore della persona malata e aiutarla ad andare oltre la sua angoscia, la sua paura e il suo dolore, perché essere accolti in un contesto bello e curato facilita la relazione con il personale sanitario e favorisce la consapevole partecipazione alla terapia, allo scopo di ottenere  migliori risultati clinici.

L’arte, dunque, non è solo uno strumento di accoglienza e di intrattenimento ma diviene un vero e proprio strumento per prendersi cura. In questo contesto si inserisce il progetto Art4ART che intende offrire un’esperienza multidimensionale e personalizzata ai pazienti durante le terapie oncologiche, per aiutarli ad affrontare le terapie gestendo le emozioni debilitanti.

Numerosi studi internazionali dimostrano gli effetti benefici di un ambiente accogliente e attento alle relazioni. La fruizione dell’arte e il conseguente elevarsi dell’animo umano, consentono ai pazienti di gestire meglio le loro emozioni, paure e ansie legate alla malattia e, al contempo, diminuiscono i livelli di stress, favorendo quindi un recupero più̀ rapido e una migliore risposta ai trattamenti.

All’interno del Day Hospital e delle camere di degenza i pazienti purtroppo trascorrono molte ore, spesso in solitudine e con lo stress per la terapia alla quale si stanno sottoponendo. In questo contesto, è prezioso il ricorso ai contenuti multimediali grazie ai quali i pazienti, durante i trattamenti, attraverso uno schermo (ledwall) o un tablet, possono trascorrere le ore di permanenza in ospedale guardando un film, assistendo a un concerto o visitando virtualmente un luogo d’arte o una mostra. Possono anche “partecipare” a una lezione nel laboratorio di un artista o “viaggiare” verso luoghi naturali di straordinaria bellezza. Nella Sala Immersiva il paziente ha la possibilità di essere inserito in una realtà immersiva a 360o da lui direttamente scelta oppure guardare un film durante la terapia. Numerosi contenuti multimediali sono già stati acquisiti, grazie alla generosità di organizzazioni e artisti.

 

 

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